Quelle che anticipano l’elezione del Presidente della Repubblica, che prenderà il via il prossimo lunedì 24 gennaio, “sicuramente sono giornate non tese, sono assolutamente positivo, fiducioso e determinato. Per la prima volta dopo tren’anni il centrodestra ha l’onore e l’onere di fare una proposta anche più proposte che possano essere condivise. Il centrodestra farà una o più proposte assolutamente di alto livello e profilo senza che nessuno si possa permettere di mettere dei veti“, dice il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Libertà, nuovo nome di Radio Padania. “C’è Draghi alla presidenza del Consiglio, quindi vediamo di scegliere insieme”, ha sottolineato. È curioso che quando la sinistra ha i numeri proponga e poi imponga sue scelte e suoi nomi e questa è democrazia e quando una proposta arriva dal centrodestra è, invece, divisiva, esclusiva. Lavoriamo per avere una soluzione efficace”, ha aggiunto il leader del Carroccio.
“A me interessa scegliere velocemente, positivamente, perché poi il presidente della Repubblica per sette anni vigilerà, aiuterà, accompagnerà e proteggerà. Per la prima volta dopo trent’anni può non essere il solo centrosinistra a decidere chi fa cosa. Quindi, ce la giochiamo fino in fondo con entusiasmo, con energia ed ottimismo”. Per questo “sto incontrando e ascoltando tutti senza andare a raccontarlo ai giornalisti. Raccolgo pareri positivi, negativi, mi faccio la mia opinione e cerco di lavorare nell’interesse comune. E’ chiaro che c’è una parte, il centrodestra, che in questo momento ha 450 grandi elettori sulla carta. Quindi, è chiaro che le proposte che avanzeremo nelle prossime ora dovranno trovare condivisione anche da parte di altri. Su questo stiamo lavorando”.
Il segretario della Lega è consapevole che “il centrodestra in questo momento non è autosufficiente, quindi non può fare colpi di mano come fece la sinistra anche in passato, ma non è neanche culturalmente nel mio interesse”. Alla domanda se c’è la possibilità di allargare il perimetro del supporto anche oltre i voti del centrodestra, Salvini ha risposto: “Certo”. L’obiettivo – ha aggiunto il segretario del Carroccio – è quello di “lavorare come centrodestra unito dall’inizio alla fine della corsa al Quirinale per offrire agli italiani una scelta assolutamente di livello. Per la prima volta negli ultimi trent’anni, da Scalfaro in poi, c’è un centrodestra determinato, compatto e unito che ha la possibilità di scegliere un presidente culturalmente vicino alla sua area di riferimento. Sembra che sia il centrosinistra o la sinistra tout court a poter e dover sempre scegliere. Lavoriamo per unire, per eliminare confusioni e ritardi di tempo”, ha concluso Salvini.