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Rdc, cento domande su dieci materie: ecco il concorso per diventare “navigator”

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Saranno 60 mila i candidati ai posti (tempo determinato per due anni) di navigator, cioé delle persone che dovranno aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro. Lo si deduce dal bando con relativo capitolato tecnico dell’Anpal servizi intitolato “‘Affidamento servizi per selezione pubblica”. In sostanza, in attesa che si sblocchi la questione tra regioni e Stato sull’assunzione di queste persone. Le regioni, infatti, temono che questi precari, inseriti nei centri per l’impiego, si trovino a lavorare fianco a fianco con personale a tempo indeterminato e che, passati i due anni (e giustamente dal loro punto di vista) procedano a rivendicare l’assunzione a tempo indeterminato. In attesa che la faccenda venga risolta, l’Anpal servizi ha emesso il bando che non è relativo direttamente al concorso per aspiranti “navigator”, ma riguarda le società specializzate che parteciperanno alla gara per organizzare la selezione, gara dalla quale si si ricavano dati interessanti.

Dice il bando dell’Anpal: “La prova selettiva per partecipare alla selezione per i navigator, figura prevista dalla legge che introduce il reddito di cittadinanza per aiutare i beneficiari a trovare lavoro, è predisposta per 60.000 candidati”.  L’appalto, si legge ancora, “ha ad oggetto l’affidamento del servizio di predisposizione test, organizzazione, gestione e realizzazione della prova scritta per la selezione pubblica per il conferimento di incarichi di collaborazione a supporto dell’organizzazione e dell’avvio del Reddito di cittadinanza”.

La prova selettiva, si legge ancora nel bando, consiste nella somministrazione di un test a risposta multipla composto da massimo 100 quesiti sulle seguenti materie e nelle percentuali indicate: – quesiti di cultura generale 10% – quesiti psicoattitudinali 10% – quesiti di logica 10% – quesiti di informatica 10% – quesiti sui modelli e gli strumenti di intervento di politica del lavoro 10% – quesiti sul reddito di cittadinanza 10% – quesiti sulla disciplina dei contratti di lavoro 10% – quesiti sul sistema di istruzione e formazione 10% – quesiti sulla regolamentazione del mercato del lavoro 10% – questi su economia aziendale 10%.

“L’Aggiudicatario, – dice Anpal – con i propri mezzi e la propria organizzazione, dovra garantire la pianificazione generale e la realizzazione di tutte le fasi delle prove consistenti nella progettazione e nella predisposizione di una base dati di 1.500 test, in relazione alle materie oggetto dell’esame della prova selettiva, rispettando le percentuali sopra stabilite.

Le domande in Posta sono 35.653 – Intanto, vengono confermati i dati sulle richieste per il reddito di cittadinanza: sono state presentate 35.653 domande soltanto in Posta (quindi senza contare le domande al Caf e online che sarebbero più di 8mila con un totale supeiore a 44mila domande). “I numeri più completi li conosceremo quando anche i Caf inizieranno la trasmissione – ha detto il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi, – Gioisco all’idea che moltissimi di questi richiedenti, già ad aprile, potranno contare su un’integrazione al reddito di vitale importanza”. E aggiunge: “Sono certo che chi ha sfruttato il primo giorno di apertura delle domande non punta solo a un sostegno al reddito, ma abbia una gran voglia di tornare a lavorare, ben sapendo che il reddito di cittadinanza rappresenta una grande occasione per tornare a formarsi e ad avere un’occupazione”.

Anche il premier Giuseppe Conte ha commentato l’avvio del reddito di cittadinanza: “Un altro impegno del Governo è realtà – scrive Conte su Twitter – Lo Stato non abbandona nessuno: ora ci sono un sostegno per chi è in difficoltà e un’occasione per reinserirsi nel mondo del lavoro. Equità sociale e crescita economica devono camminare insieme”.

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