A meno dodici dal giorno del referendum costituzionale, i toni si scaldano di parecchio. Il fronte del No annuncia di essere pronto a fare ricorso alla Corte costituzionale se il Sì dovesse farcela con il voto degli italiani all’estero. “Ci sono gli estremi per poterlo fare – ha spiegato Alfiero Grandi, tra i promotori del Comitato del No- in quanto il voto dev’essere segreto e personale, se non verranno rispettati i requisiti, è chiaro che faremo ricorso”. La modalità in cui si vota all’estero, invece, non garantisce la segretezza perché la scheda arriva con una busta e potrebbe essere manipolata. “Assurdo, un ricorso preventivo”, boccia l’iniziativa Francesca Puglisi della segreteria dem. “Se lo dovessi valutare politicamente direi che è una manifestazione di debolezza”, dice la ministra Roberta Pinotti.
Da Piombino reagisce Renzi: “Faremo una battaglia con il sorriso e parliamo del merito. Loro hanno paura di parlare del merito, i tentativo è di buttarla in rissa”. E al comitato del No risponde quello del Sì: “Il terrorismo psicologico, nei confronti degli elettori, forse porterà qualche voto in più, ma fa assumere una gravissima responsabilità storica a chi dovrebbe costituire l’élite del Paese – dice Giovanni Guzzetta – Pace minaccia ricorsi alla Corte Costituzionale? Prima ci faccia votare in serenità e poi impugni quello che vuole, senza scaricare sui cittadini la responsabilità di fare i giudici costituzionali”.
Ma gli attacchi non vengono solo da quel fronte. Grillo torna a parlare dal suo blog e lo fa con toni asprissimi. “Renzi ha una paura fottuta del voto del 4 dicembre – dice – Si comporta come una scrofa ferita che attacca chiunque veda. Ormai non argomenta, si dedica all’insulto gratuito e alla menzogna sistematica. La verità è l’esatto contrario di quel che dice. ‘Io guadagno la metà dei parlamentari 5 Stelle’ Falso. Guadagna il doppio. Basta cercare su google e troverete che il presidente del consiglio guadagna 10.000 euro lordi al mese, i parlamentari del M5S se lo tagliano, prendono uno stipendio di 5.000 lordi e il resto lo versano al microcredito per le imprese. ‘Questa riforma è contro la casta.’ Falso. E’ la riforma scritta dalla casta per la casta sostenuta dalla casta. Do you remember Napolitano? La riforma è la sua e lui è in Parlamento dal 1953. Tutto si può dire di Napolitano ma che lui sia contro la Casta va al di là di ogni immaginazione”, si legge ancora.
Renzi, da Livorno, cerca ancora di spostare la discussione: “Oggi il M5S ha detto che sono una scrofa ferita, che se invece era sana…Quando ci dicono scrofa ferita o serial killer noi dobbiamo tornare sul merito. Non ci danno una scheda con su scritto ‘scrofa ferita Si o No'”. Per il senatore dem Andrea Marcucci le “offese” di Grillo sono dovute al fatto che “non ha argomenti, il M5s ha la grande paura di perdere e ripetere i risultati del 2014”.