La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla Camera per l’incontro con le opposizioni sulle Riforme. Il primo dei gruppi è quello del Movimento Cinquestelle, rappresentato dal presidente Giuseppe Conte, dai capigruppo di Senato e Camera, Stefano Patuanelli e Francesco Silvestri, e dai due capigruppo nelle commissioni Affari Costituzionali di Senato e Camera, Alessandra Maiorino e Alfonso Colucci.
“Arrivo a questi incontri senza una strada definita da presentare, ma con degli obiettivi che sono chiari e che sono il mandato che ho ricevuto dagli italiani“. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde ai cronisti lasciando il Quirinale al termine della cerimonia per il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo. “Io non ho ancora scritto niente, non perché non abbia idee in testa. Posso parlare di varie ipotesi, ma non ho un documento che arrivo e presento sul quale dico ‘ditemi come la pensate’. No, io provo a ragionare a monte e vediamo che cosa esce fuori”, ha aggiunto.
“Cerco di capire se ci sono i margini per una convergenza. Dopodiché, sulla base di come si risponderà, faremo le scelte che andranno fatte, ma se si potesse garantire maggiore stabilità al nostro sistema, un rapporto diretto tra quello che i cittadini scelgono e quello che accade nel palazzo, sempre, e lo potessimo fare insieme, io sarei molto più contenta”.
“Su oggi auspico concretezza, sul dialogo e sulla normalità del dibattito democratico non penso che ci debbano essere dubbi tra noi. Le istituzioni devono dare il buon esempio, ma io penso che nella normale dinamica democratica quando si affrontano materie che sono di interesse della Repubblica lo si debba fare con il cuore aperto. Dopodiché sono scelte che si devono fare da entranbe le parti, non è un lavoro che si può fare soltanto da una parte“.
“Se gli altri decidono, perché ho letto alcune dichiarazioni che mi hanno colpito ancora prima di parlare, pregiudizialmente di non confrontarsi, nessuno pensi che rimarremmo con le mano in mano” conclude la premier.