La polizia di stato ha arrestato un infermiere 55enne che avrebbe abusato di una tirocinante di 20 anni lo scorso 20 ottobre. La giovane sarebbe stata costretta a subire atti sessuali dopo essere stata attirata con l’inganno in una stanza dell’ospedale Umberto I di Roma.
Disposti i domiciliari con braccialetto elettronico
Il Gip di Roma ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Dopo i fatti la ragazza ha riportato lesioni ed è stata sottoposta a cure mediche con una prognosi di 10 giorni. È stata lei stessa quel giorno a raccontare a un collega l’accaduto tra le lacrime e infine lui ad avvisare gli agenti del II Distretto Salario Parioli giunti sul posto per raccogliere elementi e testimonianze.
La ricostruzione della violenza
Secondo le indagini, il 55enne avrebbe attirato la giovane tirocinante in una stanza vuota dell’Umberto I, durante il turno serale, facendole credere che si trattasse dalla sala degenza di un paziente con necessità di terapia farmacologica. Una volta dentro avrebbe chiuso la porta a chiave, bloccato e stuprato la donna che, terrorizzata da una possibile escalation di violenza, non è riuscita a opporre resistenza fino a quando è riuscita ad allontarsi per raccontare i fatti al collega.