La quota vincente
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Running, Agnes Ngetich: “Inseguivo il record sui 10 km, centrarlo è stato un sollievo”

Alla Valencia Ibercaja, lo scorso 14 gennaio, ha vinto la gara dei 10 chilometri stracciando tutti i record precedenti. Già, perché la 23enne keniota Agnes Ngetich, fermando il cronometro sui 28 minuti e 46 secondi non solo ha migliorato di 28 secondi il precedente tempo su strada, fissato due anni fa dall’etiope Yalemzerf Yehualaw, ma ha anche fatto meglio di quello su pista, il 29’01″03 dell’etiope Letesenbet Gidey messo a segno nel 2021, e nel passaggio ai 5 chilometri (14’13”) ha migliorato di sei secondi anche il record su quella distanza. “Sapevo di poterlo fare, ma mi sentivo addosso un sacco di pressione”, racconta a LaPresse l’atleta protagonista, lo scorso settembre, di un’incredibile beffa: alla 10 chilometri di Brasov, in Romania, aveva chiuso la gara in 29’24” con il passaggio sui 5 chilometri in 14’25”. Era doppio record anche lì o meglio, lo sarebbe stato: perché da un controllo a posteriori il percorso è risultato più corto di 10 metri e quindi il successo annullato.
 
Cosa hai pensato al traguardo, quando hai realizzato di aver vinto e aver centrato il record del mondo? Pensavi di poter correre così forte?
Ero così felice e sollevata di non sentire più quella pressione! Sapevo di poter centrare il record, ma dopo la gara troppo corta a Brasov, e il maltempo in quella di Lille, mi sentivo addosso un sacco di pressione perché finalmente ci riuscissi. E chiudere in meno di 29 minuti è davvero una grande cosa, è stato uno choc. Voglio dire, sapevo di esserci vicino, ma non sei mai davvero sicura.
 
Pensi che le tue scarpe, le Adizero Takumi SEN 9, ti hanno aiutato a centrare l’obiettivo?
La tecnologia aiuta nell’allenamento, nel recupero e nelle gare. Non si tratta di un solo giorno. Sono grata ad Adidas Running per essere venuta in Kenya, per aver lavorato con noi sui prototipi e i prodotti finiti, facendo in modo che le nostre osservazioni fossero raccolte e prese in considerazione per lo sviluppo del prodotto. Il risultato è che collaboriamo con Adidas molto bene, abbiamo ottime scarpe sia per l’allenamento che per le gare.
 
Preferisci il cross, la pista o la strada? E quale distanza?
Ho sempre amato correre. Ho iniziato col cross, perciò ha un posto speciale nel mio cuore. Ma in realtà mi piacciono tutte le superfici, ognuna presenta delle sfide.
 
Come hai iniziato a correre?
Alle elementari, corricchiando da casa a scuola e viceversa. Poi sono iniziate le garette scolastiche, ma sostanzialmente si trattava di divertirsi. Non c’era molto da fare per passare il tempo quindi correre, giocare nelle strade era divertente. Sostanzialmente è iniziata come per molti altri prima di me. Inoltre, avevo il modello della mia mamma, che era campionessa a scuola e una runner talentuosa.
 
Ci racconti un po’ del tuo allenamento?
Mi alleno a Iten con Julien Di Maria e corro quasi ogni giorno, spesso due volte, per un totale di 130-150 chilometri a settimana. Faccio dalle due alle tre sessioni di qualità a settimana, dipende dall’obiettivo e dal programma di allenamento.
 
Segui una dieta speciale?
No, nessun regime particolare, però non mangio carne rossa.
 
Cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno della corsa?
Onestamente non c’è niente che odi del mio sport. Gli infortuni, le malattie sono qualcosa a cui gli atleti pensano, di cui parlano, certo. Ma soprattutto mi piace la sensazione di essere forte, veloce, potente. È bello lavorare per raggiungere il proprio stato di forma, e per quello che verrà.
 
Cosa ti piace nel tempo libero?
Ascolto musica Gospel, canto, parlo con gli amici. Ma passo anche tanto tempo tra massaggi, fisioterapisti, bagni di ghiaccio per accelerare il recupero. Insomma, il tempo vola!
 
Qual è il prossimo obiettivo?
Un passo alla volta. La speranza è qualificarmi per i campionati mondiali di cross a Belgrado, a marzo, e fare bene lì. Abbiamo davanti una stagione davvero lunga.

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