Milano, 22 mar. (LaPresse) – “Condanniamo la condanna politicamente motivata delle autorità russe e la detenzione del leader dell’opposizione Aleksey Navalny con ulteriori false accuse ad altri nove anni in un carcere di massima sicurezza. Questa incomprensibile pena detentiva è la continuazione dell’assalto durato anni da parte del Cremlino a Navalny e al suo movimento per la trasparenza e la responsabilità del governo. Naturalmente, il vero crimine di Navalny agli occhi del Cremlino è il suo lavoro di attivista anticorruzione e politico dell’opposizione, per il quale lui e i suoi associati sono stati bollati come ‘estremisti’ dalle autorità russe”. Così Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano. “Nonostante il suo avvelenamento quasi fatale con un agente nervino nel 2020 da parte dei servizi di sicurezza russi e la sua ingiusta reclusione dal gennaio 2020 – aggiunge Price -, Navalny ha continuato a denunciare la soppressione della libertà di espressione da parte del Cremlino in Russia e le crescenti restrizioni alle capacità dei cittadini russi di accedere alle informazioni e comunicare liberamente tra loro e con il mondo esterno. Questa campagna si è intensificata dato che il Cremlino cerca di nascondere al suo stesso popolo la verità della sua brutale guerra contro l’Ucraina. Dal 24 febbraio più di 15.000 cittadini russi sono stati arrestati per aver preso parte a proteste contro la guerra. L’autorità russa per le comunicazioni ha bloccato l’accesso a quasi tutti i mezzi di informazione indipendenti e a diverse piattaforme di social media e ha minacciato allo stesso modo giornalisti e cittadini di reclusione se osano discutere della guerra contro l’Ucraina usando qualcosa di diverso dagli eufemismi approvati dal Cremlino. Esortiamo la Federazione russa a rilasciare immediatamente e incondizionatamente Aleksey Navalny e a porre fine alla sua campagna contro le sue organizzazioni e associati”.
Russia: Usa, crimine di Navalny è essere attivista anticorruzione, chiediamo rilascio
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