L’ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon ha descritto come “sovversivo” e “antipatriottico” un incontro tra il figlio del presidente Donald Trump, Don Jr, e un’avvocatessa russa, Natalia Veselnitskaya, avvenuto durante la campagna elettorale americana del 2016 alla Trump Tower. Donald Trump risponde a stretto giro definendo “folle e irrilevante” una delle persone che più lo ha aiutato nella corsa alla Casa Bianca.
L’indiscrezione su Bannon viene giornale britannico ‘The Guardian’, che cita commenti che Bannon fa in un libro che sarà pubblicato la prossima settimana, ‘Fire and Fury: Inside the Trump White House’, scritto dal giornalista Michael Wolff.
Sarah Sanders, la portavoce del presidente americano, ha replicato definendo il libro “pieno di resoconti falsi o fuorvianti da parte di individui senza accesso o influenza alla Casa Bianca”.
Poi è partito all’attacco lo stesso Trump definendo Steve Bannon, “folle e irrilevante”: “Steve Bannon non ha niente a che fare con me o la mia presidenza: quando è stato licenziato, non solo ha perso il lavoro, ma ha perso la testa”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca in una nota.
“Ora che è da solo – ha aggiunto il presidente americano – Steve sta imparando che vincere non è così facile come lo faccio sembrare. Steve ha avuto ben poco a che fare con la nostra storica vittoria, che è stata consegnata da uomini e donne dimenticati di questo Paese”, ha fatto sapere Trump. E ancora: “Steve finge di essere in guerra con i media, che chiama il partito di opposizione, eppure ha passato il suo tempo alla Casa Bianca a divulgare informazioni false ai media per sembrare molto più importante di quanto lo sia”. “Steve ha avuto raramente un incontro personale con me e fa finta di avere avuto influenza per ingannare alcune persone senza accesso e senza indizi, che ha aiutato a scrivere libri fasulli”, ha concluso il presidente Usa.