La situazione politica italiana continua ad essere paralizzata. Mentre Mattarella si è preso del tempo per uscire dallo stallo che si è creato durante le consultazioni, ora a Vinitaly, a Verona, partecipano Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Luigi Di Maio. Ma il leader della Lega ha subito messo le cose in chiaro: “Non incontro nessuno, solo gli imprenditori, gli agricoltori e i produttori italiani che resistono”. Quindi niente bicchiere di vino con il capo politico dei Cinquestelle (che arriva alla fiera del vino alle 14 e Salvini resta fino alle 17). “Ma gli offrirei uno Sforzato perché si deve sforzare a fare qualcosa di più. Il buon vino – ha sottolineato Salvini – si offre a tutti. Agli amici e anche a quelli che sono meno amici”. E a Berlusconi che cosa offrirebbe? “Un bicchiere di Fanta”, perché? “Non è buona ma è tanta”, ha sorriso il leader della Lega. Appena arivato a Vinitaly Di Maio non ha perso tempo e ha risposto a Salvini: “C’è qualcuno che in questo momento continua a ostinarsi sull’idea di centrodestra che le stesse immagini del Quirinale hanno dimostrato non esistere. Anzi siamo di fronte a un centrodestra che non esiste, ed è una strada non percorribile, e che potrebbe essere anche un danno per il paese viste le divisioni e le lacerazioni al suo interno”.
Alla fiera del vino c’è per il quinto anno consecutivo anche Maurizio Martina, il segretario reggente del Pd, che ha confessato: “Che la politica scopra il Vinitaly è un bel segno ma vi dico una cosa: sia Di Maio sia Salvini sono astemi”.
Dopo le consultazioni “Io e Di Maio non ci siamo sentiti”, ha detto Salvini. Niente telefonata tra i due quindi e al momento anche niente incontro. Salvini ora ha fretta: “Spero che ci sia un governo in carica il prima possibile guidato dalla Lega per difendere il ‘Made in Italy’ in tutto il mondo. Io sono pronto, non dico no a nessuno, sono altri che non hanno ancora deciso che tipo di vino bere”. Non vuole parlare neanche di Berlusconi: “Oggi non c’è spazio per la polemica, c’è spazio solo per il riconoscimento agli imprenditori italiani che danno lavoro e portano il marchio italiano nel mondo, nonostante delle regole europee folli, delle sanzioni internazionali assurde. Oggi sono qui a onorare il ‘Made in Italy'”. E sulle parole pronunciate a poche ore dall’attacco di Usa, Gran Bretagna e Francia in Siria che hanno creato tensioni nel centrodestra, Salvini ha spiegato: “L’Italia è questa, è nel cuore dell’Europa e non può essere al servizio di nessuno. Quindi, non siamo secondi a nessuno e non obbediamo a ordini sbagliati di nessuno”.