Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è stato convocato dalla commissione Cultura, Media e Digitale del parlamento britannico per rispondere alle domande sullo scandalo Cambridge Analytica, l’uso illegale dei dati di milioni di utenti del social network per campagne politiche. Lo ha reso noto il presidente della Commissione, Damian Collins, che ha scritto a Zuckerberg per chiedere conto del “catastrofico fallimento” dei controlli.
Nel frattempo il capo della sicurezza del social, Alex Stamos, ha ufficializzato il suo cambio di ruolo dopo l’anticipazione del New York Times che ne aveva annunciato le dimissioni. Stamos ha scritto su Twitter: “Nonostante i rumors, sono ancora completamente impegnato nel mio lavoro in Facebook. E’ vero, però, che il mio ruolo è cambiato. Attualmente sto spendendo più tempo nell’esplorazione dei rischi sulla sicurezza e lavorando sulla sicurezza delle elezioni”.
Oltre al caso dei dati di circa 50 milioni di utenti utilizzati per fini di campagna elettorale, un’inchiesta sotto copertura di Channel 4 News ha rivelato come la società di consulenza abbia influenzato le campagne elettorali di vari Paesi anche attraverso tangenti, ex spie, false identità e ricatti sessuali.