Napoletano, classe 1959, laureato in Scienze Agrarie con master in Diritto dell’Ambiente il generale di brigata Sergio Costa è il nuovo ministro all’Ambiente. Ha una lunga esperienza nella lotta ai clan e alle ecomafie ed è colui che a suon di inchieste ha rivelato l’esistenza della Terra dei Fuochi in Campania e la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio.
Comandante dei carabinieri forestali della Campania, ha guidato i forestali della regione fino al loro scioglimento per effetto del decreto Madia, criticato da lui così come dai pentastellati. In campagna elettorale Di Maio lo aveva indicato come ministro dell’Ambiente nel governo a sua guida: una decisione che ha creato qualche polemica, visto che di questo coinvolgimento in politica, pare, Costa non aveva preventivamente avvisato l’Arma. “Da servitore dello Stato, qualora il premier incaricato ritenesse di indicarmi come possibile Ministro dell’Ambiente, mi renderò disponibile”, era stata allora la risposta del generale alla dichiarazione dell’aspirante premier M5s. E non ha cambiato idea.