Serie A ripresa campionato, allenamenti e sospensione stipendi: le ultime news
Serie A ripresa campionato. Al termine della riunione informale che si è tenuta tra i club della Lega Calcio nella giornata di venerdì 20 marzo 2020 si è parlato di ripresa del campionato, degli allenamenti, ma soprattutto della sospensione degli stipendi dei calciatori per il mese di marzo dove, di fatto, l’attività è rimasta bloccata.
Sospensione stipendi Serie A
La questione è stata affrontata dal presidente di Lega Dal Pino con il numero 1 della Federcalcio Gravina e con il presidente dell’Assocalciatori (il sindacato di chi gioca a calcio) Tommasi.
Le società chiedono la “sospensione degli ingaggi relativi ai giorni di inattività: fino all’8 marzo i giocatori sono stati impegnati, dunque verrebbero regolarmente pagati. Dal giorno successivo in poi e fino a quando le condizioni non permetteranno la ripresa: è su questo periodo che i club intendono calcolare un congelamento temporaneo dei versamenti”. Dall’altra parte il sindacato dei calciatori ha risposto: “Tema da affrontare, ma non adesso. L’AIC non può imporre ai calciatori di accettare eventuali tagli. Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli. Siamo d’accordo con la Lega dì anticipare le ferie estive e di considerare questi giorni come vacanze per ridurre le ferie a luglio. Su questo nessun problema. Sugli stipendi vedremo”.
Quando riprenderanno gli allenamenti?
Sulla questione allenamenti c’è chi spinge per la ripresa come Lotito e chi invece sembra più cauto, quello che è certo è che i club vorrebbero avere al più presto una data per la ripresa del campionato in modo da poter convocare i propri tesserati tre settimane prima per svolgere una preparazione soprattutto fisica. A questo punto pare abbastanza scontato che si possa sforare anche la data del 30 giugno, in cui scadono i contratti e tutte le questioni anche assicurative, possibile una deroga in questo senso.
Quando finirà il campionato?
Quello che è certo è che la soluzione con playoff e playout non piace alla maggior parte dei presidenti di Serie A, il patron del Genoa Enrico Preziosi ha già tuonato contro questa soluzione “Non prevista dal nessun regolamento”.