Non solo i tifosi. Ad accogliere all’aeroporto il nuovo arrivo blucerchiato Gonzalo Bergessio è stato il presidente Ferrero in prima persona. Il patron dopo aver twittato nella serata di ieri («Xchè non guardate il volo di stasera Catania-Samp…?») ha voluto esserci in prima persona. L’attaccante arriva dal Catania a titolo definitivo ed è già a disposizione di Mihajlovic, indosserà la maglia numero 18. Nato a Cordoba nel 1984 Bergessio muove i primi passi nel Platense, 90 presenze e 28 gol dal 2000 al 2003. Una parentesi all’Instituto (37 e sei reti) quindi il Racing (32 e 15). Nel 2007 una breve esperienza in Europa, nel Benfica dove colleziona la miseria di tre gettoni. Il ritorno in Argentina, al San Lorenzo, è col botto: 48 presenze e 29 reti. Score che gli permette di riprovare oltreoceano, questa volta in Francia, al Saint Etienne, questa volta va meglio. Con les verts dal 2009 al 2011 totalizza 47 apparizioni e cinque marcature. Poi l’Italia, Catania. Prima, in prestito da gennaio mette a segno cinque gol in 13 presenze. Torna al Saint Etienne per venire sostituito due volta di fila a partita in corso per poi sposare, definitivamente, la causa Etna. In rossoazzurro 96 gettoni e 30 reti quanto basta per diventare il giocatore catanese più prolifico di sempre in serie A . Conta anche tre partite (e due reti) con la nazionale albiceleste. Soprannominato el Toro o el Lavandina (candeggina) Bergessio è alto 1 metro e 78, attaccante energico, rapido e dotato di un ottimo tiro può giocare sia prima che seconda punta. Un colpo che ha accesso l’entusiasmo dei tifosi in attesa di Yepes, magari Viviano, e qualche altro regalo da parte del mai presidente Ferrero. A Genova ci sarà da divertirsi.
[better_feeds proceeding=”Sampdoria – Genoa” description=”Testa a testa”]17084174,17084175[/better_feeds]