Niente più gruppi di genitori annoiati e infreddoliti fuori dai palazzetti ad aspettare i figli adolescenti ai concerti. O almeno a quelli di Sfera Ebbasta. Il trapper dell’hinterland milanese, indicato da più parti come un modello negativo per i ragazzi per il suo atteggiamento sopra le righe e i suoi ammiccamenti alle droghe, finito nella bufera mediatica dopo la strage della discoteca di Corinaldo (Ancona) nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorso in cui persero la vita sei persone, in occasione degli show di aprile del suo ‘Sfera Ebbasta Popstar tour’ invita gratuitamente ai concerti i genitori dei ragazzi minorenni che acquistano un biglietto per lo spettacolo.
L’iniziativa, denominata ‘Family Pack’, consentirà a un genitore di accompagnare un minore e partecipare a titolo gratuito ad uno dei concerti di Sfera previsti nelle principali arene indoor nel mese di aprile. “Ho pensato di coinvolgere i genitori in modo che possano vedere che nello show è tutto positivo, è un posto dove ci si diverte. Mi sono messo nei loro panni che hanno visto l’idolo dei loro figli, che sono ancora dei ragazzini, additato dai giornali e dalle tv come se fosse un mostro”, spiega il cantante, che con il suo ultimo disco ‘Rockstar’ ha venduto più di tutti in Italia nel 2018.
Un’operazione che sembra studiata per migliorare la sua immagine, a torto o a ragione, uscita danneggiata dalla tragedia della Lanterna Azzurra, quando nella calca scatenata dallo spray al peperoncino morirono sei persone durante l’attesa per un dj set di Sfera. Da quel momento il giovane cantante è finito nel tritacarne mediatico per il suo stile fatto di ostentazione di tatuaggi, orologi di lusso e ragazze procaci e testi con allusioni alle droghe. Un atteggiamento che nei mesi scorsi aveva fatto infuriare la madre di un 16enne che ha perso la vita a Corinaldo. La donna, in un duro attacco su Facebook, lo accusava di insensibilità nei confronti dei ragazzi morti, dopo che il trapper era tornato a diffondere sui social immagini in linea con il suo stile gangsta rap. “Hai sei morti sulla coscienza, evita di postare foto da idiota”, aveva scritto Donatella Magagnini, madre di Daniele Pongetti. Poi era arrivata l’iscrizione nel registro degli indagati della procura di Pescara, dopo un esposto presentato contro Sfera dai senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Ora Gionata Boschetti, questo il vero nome di Sfera Ebbasta, prova a fare pace con il mondo degli adulti.