Non si può certo dire che Reggina e Pescara abbiano iniziato nel modo migliore la loro stagione di Serie B. Non si può nemmeno sostenere che le loro ambizioni siano quelle di squadre di altissima classifica. L’anticipo di questa sera, il primo della giornata di Serie B, vede due formazioni che hanno cambiato molto, impoverendo il loro organico e che stanno attuando un programma di mantenimento. In pratica… la lotta per la promozione non è certamente nei loro programmi. Ma nemmeno remigare nella zona mediobassa della classifica dovrebbe essere una priorità per calabresi e abruzzesi. Eppure questa è la realtà dei fatti.
Il Pescara è terzultimo, la Reggina 18esima davanti al Bari. Se il campionato fosse finito oggi il delfino sarebbe direttamente in Lega Pro e la Reggina dovrebbe andare ai playout pur con tutte le conseguenze che la rivoluzione dell’ex campionato di Serie C dovrebbe portare e che certamente potrebbe influire anche sulla geografia della prossima stagione cadetta.
Fabrizio Castori che ha preso il posto in panchina di Gianluca Atzori e Alessandro Sbaffo, reduce da una lunga squalifica, faranno il loro esordio sul campo. Castori, uomo pratico e di grande determinazione, è chiamato a dare una scossa allo spogliatoio reggino che dal 9 settembre a oggi ha vinto una sola volta con tre sconfitte e un pareggio interno contro il Novara. Un bilancio misero con enorme sofferenza in zona gol.
Il Pescara non vince addirittura dalla prima di campionato ed è reduce da due sconfitte interne e una figuraccia in casa contro il Latina. Marino, anche lui pericolante su una cabina che scotta, dovrebbe puntare su Mascara e Cutolo dal primo minuto e sulle fasce, zone nelle quali la Reggina ha dimostrato di soffrire moltissimo.
Una partita della paura, ma anche un’occasione di riscatto per entrambe le squadre.
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