“Le leggi razziali – che oggi molti studiosi preferiscono chiamare ‘leggi razziste’ – rappresentano un capitolo buio, una macchia indelebile, una pagina infamante della nostra storia”. Lo ha detto nel suo intervento per il Giornata della Memoria il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E’ vero, il fascismo non fece costruire camere a gas e forni crematori – ha precisato Mattarella – ma, dopo l’8 settembre, il governo di Salò collaborò attivamente alla cattura degli ebrei che si trovavano in Italia e alla loro deportazione verso l’annientamento fisico”.
“Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il Fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere determinazione”, ha sottolineato il capo dello Stato.
“Razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza”, ha proseguito Mattarella. “Focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo sono presenti nelle nostre società e in tante parti del mondo. Non vanno accreditati di un peso maggiore di quel che hanno: il nostro Paese, e l’Unione europea, hanno gli anticorpi necessari per combatterli, ma sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità“.