Brusco aumento del numero di casi di influenza soprattutto nei bambini. Lo rende noto l’ultimo bollettino di Influnet dell’Istituto superiore di sanità. Dopo l’inizio del periodo epidemico vero e proprio coinciso con l’inizio di dicembre, nell’ultima settimana, dall’11 al 17 dicembre, si è arrivati ad un’incidenza di 4,47 casi per mille assistiti per un totale di circa 270.000 casi. La fascia di età più colpita è quella dei bambini sotto i cinque anni, con circa 12,68 casi per mille assistiti, seguita da quella tra i 5 e 14 anni con 7,19 casi. Più bassi i valori nelle fasce più adulte, con 4,09 casi tra i 15 e 64 anni e negli anziani over65 con 1,99 casi.
L’influenza può causare sintomi da lievi a molto severi, che compaiono da uno a quattro giorni dal contagio (tempo di incubazione), e che comprendono: febbre alta ad esordio improvviso, tosse secca e stizzosa, mal di testa, stanchezza e debolezza, brividi, dolori muscolari e articolari, dolori addominali, diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini), mal di gola, naso congestionato e starnuti, perdita di appetito, difficoltà a dormire.
Questa influenza si differenzia dai virus parainfluenzali perché caratterizzata da uno sbalzo termico repentino con febbre sopra i 38 gradi, dolori articolari o muscolari, o almeno un sintomo respiratorio.
Per chi lo desidera è ancora in tempo per vaccinarsi, perchè il vaccino impiega circa 10-15 giorni per essere efficace. In previsione del diffondersi del virus, la guardia medica e i poli di pronto soccorso sono allertati, ma si raccomanda di farne un uso appropriato.
Il numero di casi attesi è del tutto analogo all’anno passato, quando a causa dell’influenza vera e propria rimasero a letto 5 milioni di italiani e altri 8-10 milioni furono colpiti dai numerosi virus parainfluenzali.