Secondo la Francia non ci sono più dubbi. Nell’attacco a Duma di qualche giorno fa sono state usate armi chimiche. A dichiararlo è lo stesso presidente francese, Emmanuel Macron, in un’intervista televisiva su TF1: “Abbiamo la prova che la settimana scorsa, armi chimiche sono state utilizzate, almeno del cloro, e che esse sono state usate dal regime di Bashar Assad”.
Non sarà però immediata la risposta della Francia, come era sembrato in un primo momento. “Avremo decisioni da prendere a tempo debito, quando riterremo più utile e più efficace”, ha aggiunto infatti Macron, prendendo tempo. “In nessun caso la Francia consentirà si verifichi una escalation, o qualsiasi cosa possa danneggiare la stabilità della regione. Non possiamo lasciar agire dei regimi che credono sia tutto permesso. Tutte e tutti coloro che ci guardano sono stati scioccati dalle immagini terribili” dell’attacco a Douma, in Siria.
“Ho sentito” il presidente russo Vladimir “Putin varie volte, – ha aggiunto – parliamo regolarmente. Il mondo è caotico, ci sono situazioni inaccettabili”, “restiamo sulle nostre priorità per garantire la massima stabilità di questa regione”, ha aggiunto Macron.
Anche Berlino ritiene sia necessario “inviare un chiaro segnale che l’uso di armi chimiche” è inaccettabile, anche Angela Merkel ha dichiarato che non prenderà parte a possibili raid militari in Siria. “Non agire del tutto è anche difficile”, ha sottolineato, aggiungendo che se Usa, Regno Unito e Francia decideranno di intraprendere un’azione militare, la Germania potrebbe contribuire con sostegno diverso da quello militare. Inoltre, ha criticato il fatto che Mosca abbia bloccato una piena indagine sul presunto attacco con armi chimiche a Douma, dicendo che questo “non mette la Russia in buona luce”.