Gli attacchi del regime siriano continuano nella zona orientale di Ghouta, roccaforte dei ribelli, nonostante la tregua approvata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. E’ la denuncia dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo quanto riporta la ong, “gli attacchi sono ripresi questa mattina. Chifouniya, alla periferia di Douma, è stata bombardata due volte”.
Ieri il Consiglio ha approvato all’unanimità una risoluzione che prevede un cessate il fuoco “di almeno 30 giorni” per la Siria, che sia “senza ritardi”. Il testo, modificato più volte per venire incontro alla Russia di cui si intendeva evitare il veto, “chiede che tutte le parti cessino le ostilità senza ritardi per almeno 30 giorni consecutivi in Siria per una pausa umanitaria duratura”. L’obiettivo, si legge, è “di permettere la consegna regolare di aiuti umanitari, di servizi, e l’evacuazione medica dei malati e dei feriti più gravi”.
A causa dei raid aerei, che vanno avanti ormai da una settimana, nell’enclave sono stati uccisi 510 civili, fra cui 127 bambini.