A pochi giorni dalle dimissioni del ministro della Cultura Marek Madaric e del ministro dell’Interno Robert Kalinak, anche il premier della Slovacchia, Robert Fico, ha offerto le sue dimissioni a seguito dell’omicidio del giornalista Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, trovati senza vita il 25 febbraio nella loro casa vicino Bratislava, uccisi a colpi di arma da fuoco.
“Oggi ho offerto le mie dimissioni al presidente della Repubblica Andrej Kiska“, ha dichiarato il premier. “Se il presidente le accetta sono pronto a dimettermi domani”, ha aggiunto. Quando è stato ucciso Kuciak stava realizzando un’inchiesta, pubblicata poi postuma incompleta, sulle relazioni fra imprenditori italiani sospettati di essere legati alla ‘ndrangheta e uomini politici slovacchi. L’omicidio Kuciak ha provocato una crisi politica in Slovacchia e decine di migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro la corruzione e chiedere le dimissioni di Fico. Secondo un recente sondaggio realizzato dall’istituto Focus, il 62% degli slovacchi era a favore delle dimissioni di Fico, mentre il 13% riteneva che dovesse rimanere al suo posto.
Fico ha fatto l’annuncio alla presenza dei capi dei partiti membri della coalizione di governo, cioè Bela Bugar del Most-Hid di centro-destra, vicino alla minoranza ungherese, e Andrej Danko del Partito nazionale slovacco Sns, di destra nazionalista, dopo un incontro avuto con il presidente slovacco. Il premier, 53 anni, sostiene tuttavia che il Paese rischi di “piombare nel caos se l’attuale opposizione prenderà il potere” e vorrebbe evitare elezioni anticipate. Secondo il quotidiano Sme, il vice primo ministro Peter Pellegrini, 42 anni, potrebbe essere il candidato del Smer-SD di Fico alla successione alla guida del governo.
Nel frattempo l’Unione europea chiede alla Slovacchia di fare luce rapidamente sull’omicidio del giornalista Jan Kuciak e di collaborare con l’Ufficio europeo della lotta anti-frode. “La prima priorità per tutti noi deve essere di condurre un’inchiesta indipendente e rigorosa sui fatti e di portare davanti alla giustizia i responsabili. Ci appelliamo alle autorità slovacche affinché lo facciano rapidamente”, ha dichiarato il commissario Ue per la Sicurezza, Julian King, parlando all’Europarlamento riunito a Strasburgo.