“E’ la prima volta che un terrorista viene ucciso in Italia e sicuramente una divisa è diventata bersaglio privilegiato”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, Maurizio Vallone, capo del servizio controllo del territorio del Dipartimento della pubblica sicurezza, secondo il quale, dopo l’uccisione da parte della polizia a Sesto San Giovanni di Anis Amri, autore della strage al mercatino di Natale di Berlino affiliato all’Isis, “dobbiamo essere particolarmente attenti, prendere tutte le iniziative possibili di autotutela”. In servizio per affrontare l’emergenza terrorismo ci sono dunque oltre 1.800 uomini e 400 auto in più al giorno e ancora “pattuglie addestrate dai Nocs che si muovono su macchine blindate e con la dotazione di fucili ad alta precisione” che “sono sempre su strada e intervengono in caso d’emergenza”. Si tratta, spiega ancora Vallone, di 400 poliziotti e altrettanti carabinieri.
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