È polemica a Roverè Veronese, poco più di 2mila abitanti in provincia di Verona, per la maglietta indossata dal vicesindaco Loris Corradi in occasione della festa del paese. Il politico si è presentato sul palco al momento delle estrazioni della lotteria con una t-shirt rossa che sul davanti aveva la scritta: “Se non puoi sedurla sedala”. La vicenda è diventata di dominio pubblico dopo che una cittadina indignata ha inviato una lettera a ‘L’Arena’ di Verona, pubblicata dal quotidiano. Il messaggio non è piaciuto, e ha provocato la reazione sia di donne che di uomini. Le proteste sono rimbalzate sui social e il caso ha assunto portata nazionale. Tutti hanno scaricato Loris Corradi, eletto in lista con la Lega. Innanzitutto il primo cittadino di Roveré, Alessandra Ravelli: “Ho parlato con lui e sta preparando una lettera di scuse”, ha detto la donna ai giornali locali.
Fratelli d’Italia, la formazione con cui il vicesindaco sembra aver condiviso almeno parte della sua carriera politica, puntualizza che “eletto in una civica, Corradi si era avvicinato al partito tra il 2017 e il 2018, ma si era poi allontanato perché critico su alcune scelte”.
Prende le distanze la Lega: Corradi non conosce valori e ideali del Carroccio, si legge in una nota, che invece è in prima linea per difendere i diritti delle donne.
Dopo un po’ arrivano le scuse anche del diretto interessato, che sminuisce l’episodio definendolo “una goliardata” ma chiede comunque scusa alla sua compagna e a sua madre “da cui – conclude – ho ricevuto l’insegnamento al rispetto innanzitutto”.