Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervistato da Circo Massimo, su Radio Capital, dice che il cantiere Tap di Melendugno “sembra Auschwitz”. “Se vedete le fotografie è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante. Stanno militarizzando inutilmente una zona e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia”.
“Noi siamo favorevoli al Tap – aggiunge Emiliano – ma con approdo a Brindisi. Io non sono il Signor No, perché propongo sempre alternative e in questo caso ho indicato Brindisi come approdo migliore per il gasdotto”. “Calenda – è l’attacco di Emiliano – parli di come prevenire incidenti come quello in Austria. Il Tap non è stato assoggettato al Decreto Seveso, perché sennò avrebbe rallentato i lavori.
Io segnalo che il comandante dei Vigili del Fuoco che a Lecce disse che si doveva applicare la Seveso fu trasferito nel giro di pochi giorni”. Calenda parla di pseudo-guerriglia urbana a Melendugno? “Se io guidassi la guerriglia la vincerei – risponde il Presidente della Regione Puglia – ma io sono magistrato e non guido guerriglie. Sono lontanissimo da chi pensa di usare la violenza anche di fronte a un sopruso di Stato. Calenda – conclude Emiliano – parla così perché cerca uan collocazione futura, visto che tra qualche mese è senza lavoro”.