Il governo si divide ancora una volta sulla questione Tav. In attesa della relazione costi benefici, Matteo Salvini rinnova il suo supporto all’opera: “Per me la Tav si deve assolutamente fare perché costa meno farla che non farla. Ora aspetto questa benedetta analisi di cui non ho mai visto neanche una pagina”. E ammette: “Gli unici confronti con il M5S sono sulle opere pubbliche”.
Infatti dal Movimento 5 stelle ribadisce la propria contrarietà: “La questione Tav è molto semplice: se i costi saranno superiori ai benefici, l’opera non si farà. Non per fare il dispetto a qualcuno, ma per fare gli interessi di tutti gli italiani”, ha dichiarato Lucia Azzolina, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera. “È un esercizio inutile quello di commentare quotidianamente dati che ancora non conosciamo – prosegue -. Attendiamo l’analisi e poi, come scritto nel contratto di governo, ridiscutiamo la Tav. Un’opera, è bene ricordarlo, che farebbe le fortune solo di pochi appaltatori e che sarebbe pronta non prima di 20/30 anni. Una linea che riguarderà soprattutto il trasporto delle merci e che farà guadagnare solo 40 minuti di tempo sulla tratta. Ma che peserà sulle tasche di tutti gli italiani per miliardi di euro”.
E aggiunge: “È evidente che tutto questo non avrebbe senso. Come se un padre facesse indebitare a vita la sua famiglia e i propri figli per finanziare i suoi capricci futuri. Noi invece vogliamo utilizzare quei denari per far studiare i nostri figli. Non sprechiamo risorse, in Italia ci sono davvero opere pubbliche che servono come il pane e a cui bisogna dire sì: sì ai treni pendolari, sì a riparare le strade dissestate e ponti pericolanti. Cose utili e concrete che servono ai cittadini”.