“Il tempo è scaduto. Non c’è margine per un’intesa. Siamo fuori tempo massimo. Faremo una lista unitaria con Mdp-Si-Possibile“. Lo hanno detto i capigruppo di Sinistra Italiana e Articolo1-Mdp Giulio Marcon e Cecilia Guerra dopo l’incontro con il ‘pontiere’ del Pd Piero Fassino in vista di una coalizione di centrosinistra.
“Il 3 dicembre faremo un’assemblea della lista unitaria Mdp-Si-Possibile e naturalmente Grasso ci sarà e sarà il nostro leader”.
“La rottura non si è consumata oggi, ma nel corso di una lunga legislatura, tra presunte riforme del lavoro e della scuola, leggi di riforma costituzionale bocciate dagli elettori, sistemi elettorali offensivi nei modi e nella sostanza, scelte economiche di sapore squisitamente elettorale, politiche ambientali timide o addirittura fossili, innalzamento della soglia del contante, regali fiscali ai più benestanti, Verdini e Nazareni che hanno fatto risorgere la destra”. Lo scrive sul suo blog il deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati, commentando l’esito dell’incontro tra Piero Fassino e la sinistra unita. “Non si è consumata ora quella rottura – conclude Civati – ma nel voto degli italiani, nella forte disillusione e nel continuo attaccare la sinistra, che è stata la cifra di tutta la retorica politica di Renzi, di cui il suo ultimo libro è una limpida testimonianza. Una legislatura contro i cittadini e contro la sinistra. Questa è la rottura”.
La replica del Pd arriva dallo stesso “pontiere”, Piero Fassino che rivela di aver portato all’attenzione di Mdp, Si e Possibile una proposta di merito “vera” su Jiobs Act e “superticket”:
“Abbiamo incontrato una delegazione di Mdp-Sinistra italiana e Possibile. Ci siamo presentati con una proposta vera e sincera di misure che potessero diventare un punto di convergenza. Misure rivolte innanzi tutto al lavoro, misure integrative sul Jobs act per rendere più conveniente il contratto a tempo indeterminato, misure integrative di maggiore tutela in caso di licenziamento, raddoppio dei fondi per il reddito di inclusione. Abbiamo proposto l’aumento delle risorse per il fondo sanitario nazionale e in questo quadro l’avvio del superamento del superticket. La stabilizzazione e l’allargamento a una base più ampia di lavoratori dell’anticipo pensionistico a 63 anni per chi ha svolto lavori usuranti. Come una serie misure che vanno dalla decarbonizzazione al consumo di suolo che vadano nella direzione di caratterizzare l’alleanza di centro sinistra dal punto di vista ambientale ed ecologico. Sul terreno dei diritti abbiamo confermato la volontà di arrivare all’adozione delle leggi sullo ius soli e sul fine vita prima della fine della legislatura”.
Poi Fassino prende atto della risposta negativa dei tre gruppi di sinistra: “Queste le nostre proposte e poi molte altre che hanno costituito la base per un confronto programmatico vero a questa nostra disponibilità ci è stato risposto che le nostre proposte erano interessanti e innovative ma che non sussistono le condizioni politiche per determinare un’intesa. Io non posso che esprimere rammarico. Ovviamente in un matrimonio dobbiamo essere in due e di fronte a questo atteggiamento di non disponibilità noi prendiamo atto. Continueremo il confronto con le altre forze (Pisapia e i rappresentanti di Campo progressista, Emma Bonino e i radicali, i Verdi, i socialisti, l’Idv e le forze cattoliche-moderate) con le quali abbiamo interloquito in queste settimane e quelle proposte rimangono per noi del tutto vive e saranno la base del programma della coalizione di centrosinistra che realizzeremo con le altre forze politiche”.