Tennis finale Wimbledon Due tennisti che non finiscono mai di stupire, due perfetti interpreti di uno degli sport più affascinanti al mondo, due stili di gioco completamente differenti ma che hanno in comune una sola cosa: la vittoria. Novak Djokovic e Roger Federer. Le prime due teste di serie di Wimbledon nonché i grandi favoriti della vigilia, domenica 12 luglio, si troveranno uno di fronte all’altro per cercare di riscrivere nuovamente la storia. Il serbo è l’uomo da battere, capace di rimontare nei quarti 2 set al sudafricano Kevin Anderson prima di infliggere un netto 3-0 al francese Gasquet in una semifinale completamente a senso unico. Dall’altra lo svizzero, l’emblema del tennis, colui che a 34 anni, dopo aver vinto 17 Slam e quasi tutti i tornei del circuito ATP, riesce ancora a trovare le motivazioni per dimostrare non solo di essere competitivo, ma il più forte sull’erba londinese. Il 3-0 nella semifinale contro Andy Murray dice tutto. Una prestazione eccelsa, tendente alla perfezione. Una sola palla break concessa nel gioco di apertura e poi nulla più. 56 vincenti contro soli 11 errori non forzati con un centrale in delirio nonostante dall’altra parte della rete ci fosse un britannico. La standing ovation finale dopo poco più di due ore di gioco sarebbe da rivedere e risentire migliaia di volte.
I precedenti sono addirittura 39: 20 a 19 in favore di Federer. A Wimbledon invece è perfetta parità, 1 a 1. Nel 2012 fu lo svizzero ad imporsi 3-1, lo scorso anno invece il serbo ebbe la meglio 3-2 in una finale veramente fantastica. Cosa accadrà adesso? Noi adoriamo il romanticismo, non solo come periodo storico, ergo 2HH per l’ottavo titolo nei Championships.