Tentativo di rapina finito in tragedia in pieno centro a Napoli. Un 15enne è morto in ospedale dopo essere stato raggiunto da diversi colpi di pistola esplosi contro di lui da un carabiniere in borghese che il giovane stava tentando di rapinare. L’episodio è avvenuto nella zona di Santa Lucia dove il militare si trovava insieme alla fidanzata. Il ragazzo, armato, ha minacciato il militare che ha reagito colpendolo alla testa e al torace.
Il giovane è stato soccorso dai sanitari del 118, e poi trasportato all’ospedale dei Pellegrini dove è stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare e quando i medici hanno comunicato la notizia del decesso del 15enne ai familiari questi hanno reagito violentemente devastando il pronto soccorso.
“Nel corso del sopralluogo eseguito alle ore 7,00, constatato danni ad arredi e attrezzature nonché l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie tali da non permettere lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori, alle ore 7,30 abbiamo dichiarato la sospensione del servizio di Pronto Soccorso P.O. dei Pellegrini”, scrive l’Asl Napoli 1 Centro sui propri canali social.
In corso le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli, con il pubblico ministero che è intervenuto sul posto, e affidate ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli. Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini con un post su Facebook. “Quando muore un ragazzo è sempre un dramma, ma nessuno può attaccare un Carabiniere che, aggredito, ha reagito per difendere la sua vita e la sua fidanzata. Solidarietà a medici e infermieri del pronto soccorso”, ha scritto il leader del Carroccio.