L’Air Force degli Stati Uniti non inserì nel database National Criminal Information Center le informazioni relative a una condanna del responsabile dell’attacco in Texas. E questo errore ha consentito al killer di acquistare le armi con cui ha commesso la strage. Devin Kelley, ex agente dell’Air Force, era stato condannato nel 2012 da un tribunale militare per accuse di violenze domestiche nei confronti della moglie e del figliastro. Se quell’informazione fosse stata inserita nel database, all’uomo sarebbe stato impedito di acquistare armi, secondo quanto prevede la legge federale.
Tra le 26 persone uccise nell’attacco di Sutherland Springs, in Texas, ci sono fra 12 e 14 bambini. La polizia statunitense esclude che la strage sia legata a motivi razziali, religiosi o di terrorismo, e ritiene sia piuttosto legata a motivi personali. “Non riteniamo che l’azione si debba a motivi razziali o religiosi, si potrebbe dire che ci fosse una serie di problemi in famiglia”, ha detto un portavoce della polizia in conferenza stampa.
Il movente della strage non è noto ma sembra che parenti acquisiti dell’assalitore fossero soliti frequentare la chiesa colpita. Alla messa stava infatti assistendo la madre della suocera del killer, Lula Woicinski White, di 71 anni, rimasta uccisa durante la sparatoria. “Mia sorella era una donna meravigliosa. Amava le persone della sua chiesa, erano tutti i suoi migliori amici”, ha detto Mary Mishler Clyburn. “Mi manca già molto” ha aggiunto.Nei giorni scorsi, l’autore della strage aveva mandato messaggi contenenti minacce alla suocera, mentre nella famiglia erano in corso problemi.