Il consiglio di amministrazione di Tim si è riunito oggi, per la prima volta dopo il rinnovo deliberato dall’assemblea dei soci di venerdì scorso dove il gruppo americano Elliott ha vinto la battaglia contro la francese Vivendi per il controllo del gigante delle telecomunicazioni italiane. Oggi è stato nominato presidente Fulvio Conti, che è entrato in cda proprio su indicazione di Elliott, mentre Amos Genish, appoggiato di Vivendi, che può contare anche su altri quattro consiglieri, è stato confermato amministratore delegato a garanzia della continuità dei piani strategici aziendali.
Con decisione assunta all’unanimità, è stato definito il nuovo assetto delle deleghe. Al presidente vanno le attribuzioni da legge. All’amministratore delegato, invece, tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti all’attività sociale, ad eccezione dei cosiddetti poteri riservati, con particolare riferimento ai limiti sull’organizzazione della Sicurezza.
Al responsabile per la security, Stefano Grassi, andrà una delega temporanea per la gestione di tutti gli asset e le attività di Tim strategici rispetto alla sicurezza e alla difesa nazionale, o in relazione ai quali siano comunque richiesti il nulla osta sicurezza e la cittadinanza italiana. La nomina di Grassi è temporanea, nelle more dell’interlocuzione con il comitato di coordinamento presso la presidenza del consiglio dei Ministri in vista della definizione di un assetto “finale” della materia.
Il presidente del consiglio di amministrazione Fulvio Conti, ha così commentato: “Abbiamo oggi confermato la nostra piena fiducia in Amos Genish e alla sua squadra di manager, che sosterremo nell’implementazione del Piano Industriale 2018-2020”. Genish, da parte sua, ha ringraziato il nuovo Cda la sua riconferma, sottolineando il suo “impegno di lungo termine” per continuare a sviluppare la strategia DigiTIM, “che sta già dando i suoi frutti, massimizzando la creazione di valore di cui questa azienda è capace”.
Vivendi, da parte sua, ha espresso soddisfazione per la nomina di Genish. In una nota, il gruppo francese ha ribadito “il suo impegno industriale di lungo termine nell’operatore tlc”.