L’assemblea dei soci di Tim ha votato con il 49,84% in favore della lista presentata dal fondo Elliott per il rinnovo del cda della società. Sconfitta la lista presentata dal primo azionista del gruppo, Vivendi, che ottiene il consenso del 47,18% del capitale presente. Astenuto il 2,38% del capitale presente. Si confermano così le previsioni delle ultime ore sul consenso ottenuto dal fondo statunitense contro la società francese, che perde la maggioranza in consiglio. Al momento del voto erano presenti 4140 azionisti detentori del 67,15% del capitale della società.
La lista presentata dal fondo Elliott ottiene così 10 consiglieri nel nuovo cda di Tim. Vengono tutti eletti i candidati del fondo statunitense. I restanti 5 posti andranno ai candidati di Vivendi Amos Genish, Arnaud Roy de Puyfontaine, e come indipendenti Marella Moretti, Michele Valensise e Giuseppina Capaldo.
LA REAZIONE DI VIVENDI – “Continueremo a supportare la strategia di Amos Genish, staremo molto attenti e vigileremo per impedire la strategia di smantellamento della società. Siamo azionisti a lungo termine, sosteniamo la strategia industriale di Amos Genish”, ha commentato Simon Gillham, direttore della comunicazione di Vivendi, al termine dell’assemblea.
“Vivendi sarà estremamente vigile per garantire che Amos Genish riceva l’appoggio dei membri del Cda candidati da Elliott”, si legge in una nota della società, per verificare “che il piano industriale 2018-2020 sia realizzato nella sua interezza e coerenza”.
Vivendi, che resta il primo azionista di Tim con il 23,94% di azioni ordinarie, ribadisce nel comunicato “il suo impegno a lungo termine per l’azienda” e “prenderà tutte le misure necessarie per preservare il suo valore ed evitare lo smantellamento”.
ATTACCHI A GENISH – Lo scontro in assemblea è stato particolarmente duro, tanto da indurre Franco Bernabè a stigmatizzare gli interventi di alcuni piccoli azionisti contro Genish, in particolare con riferimento alle sue origini israeliane. “Trovo deplorevole il tono di alcuni commenti e inaccettabili le allusioni antisemite, che non si erano mai sentite in questa assemblea”, ha detto a questo proposito il vicepresidente di Tim.