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Trump insiste nel discorso alla Nazione: “Voglio il muro contro lo spargimento di sangue americano”

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Donald Trump insiste, chiede e vuole il muro lungo il confine americano che, secondo lui, dovrebbe fermare lo “spargimento di sangue americano” causato dagli immigrati clandestini che vengono da Sud. In un discorso di nove minuti, direttamente dallo Studio Ovale, con qualche tono più soft ma ribadendo tutti i concetti già sostenuti in passato, il presidente ha detto e spiegato perché “The Wall” sarebbe secondo lui indispensabile. Ora toccherà agli analisti della comunicazione dire se ha convinto e anche dal livello di convinzione ottenuto dipenderanno le cose che accadranno da qui in avanti. A cominciare dalla fine o meno dello “shutdown” che ormai da tre settimane blocca un quarto della pubblica amministrazione Usa.

Un discorso quasi senza concessioni ai democratici che al muro si oppongono con tutte le loro forze e continuano a negare i 5 miliardi di dollari che servirebbero a costruirlo. Senza nemmeno la speranza per una rapida conclusione dello shutdown che ha lasciato 800.000 impiegati federali senza paga. Tuttavia Trump non è arrivato al punto che alcuni avevano previsti. Ha evitato cioè di annunciare un’emergenza nazionale, che gli avrebbe dato il potere di autorizzare il progetto del muro senza l’approvazione del Congresso, probabilmente innescando una crisi politica ancora più profonda.

Trump ha parlato con voce insolitamente misurata, apparentemente sperando tenersi su un terreno morale, e ha detto che vuole colmare il divario politico in quella che potrebbe essere la battaglia definitiva della sua turbolenta presidenza. “Domani ho invitato i capi del Congresso alla Casa Bianca per ottenere questo risultato, speriamo di poter superare la politica partigiana per sostenere la sicurezza nazionale“, ha affermato. “Questa situazione potrebbe essere risolta in una riunione di 45 minuti”.

 Nonostante qualche tono più morbido, Trump ha speso gran parte del discorso ribadendo il suo messaggio – popolare tra la sua base di destra – secondo il quale l’immigrazione clandestina al confine tra Stati Uniti e Messico sarebbe una minaccia per la vita degli americani. Ha elencato macabri esempi di crimini commessi da immigrati clandestini, tra cui una “decapitazione e smembramento”, e ha detto che “non avrebbe mai dimenticato il dolore dei sopravissuti” che ha incontrato.

Poi l’ha messa giù davvero pesante: “Quanto sangue americano dovremo ancora versare prima che il Congresso faccia il suo lavoro? A quelli che rifiutano di scendere a compromessi in nome della sicurezza delle frontiere, chiederei se fosse stato tuo figlio, tuo marito o tua moglie ad avere la vita distrutta, frantumata, cosa faresti?”

Nella sua replica la leader democratica Nancy Pelosi ha affermato che il vero problema sono le “politiche crudeli e controproducenti” di Trump che rendono il confine sempre più pericoloso per i migranti. Il discorso del presidente, ha notato la speaker della Camera, non offre alcuna speranza di una soluzione per lo shutdown iniziato 18 giorni fa come pura tattica negoziale, ma che si è ormai trasformato in un simbolo di disfunzionale politica di Washington ed è sempre più una tragedia per i lavoratori non pagati. Gli stipendi sono stati sospesi per un gran numero di dipendenti quando Trump si è rifiutato di firmare le bollette di spesa del governo tentando così di forzare i Democratici a finanziare il suo muro. Pelosi, senza mezzi termini, ha accusato Trump di “tenere in ostaggio il popolo americano“.

Chuck Schumer, il leader democratico al Senato, ha accusato Trump di governare usando la collera e di utilizzare il disagio dei lavoratori governativi “per fare leva” sul Congresso. Qualcuno aveva previsto che che Trump potesse ammorbidire parti del suo discorso, ad esempio abbassando il prezzo muro o offrendo flessibilità su altre aree della politica di immigrazione. Lui no. Tuttavia, è stato anche significativo che non abbia annunciato un’emergenza nazionale, che gli avrebbe teoricamente dato il diritto di pagarsi da solo il muro, ottenendo i soldi dall’esercito. I democratici e alcuni repubblicani avevano però avvertito che ciò sarebbe stato visto come una pericolosa escalation del confronto e sarebbe stato contestato in tribunale.

L’Ufficio Ovale ha assistito a molti annunci storici, dalla reazione di George W. Bush agli attacchi dell’11 settembre all’apparizione televisiva di John F. Kennedy al culmine della crisi dei missili cubani. L’idea di Trump era forse che il setting solenne gli avrebbe permesso di riconquistare slancio sul tema del muro del Messico che lo aveva aiutato ad essere eletto nel 2016 ed è diventato un obiettivo ossessivo della sua presidenza. Già domani (giovedì) il presidente farà un viaggio al confine con il Messico. Con molti statunitensi lontani dal credere le tristi affermazioni di Trump sugli immigranti illegali che rappresenterebbero una terribile minaccia per la sicurezza, il discorso ha finito per collegare direttamente la credibilità di Trump con quella della reale necessità del muro..

Ma il leader del senato repubblicano, Mitch McConnell, ha accolto favorevolmente il discorso e ha detto che Trump “ha riaffermato il suo impegno nell’affrontare la crisi umanitaria e della sicurezza al confine meridionale della nostra nazione”.

Ma al di là della drammaticità della situazione c’è chi l’ha presa più “bassa”. Il sito di scommesse “Bookmaker.eu” offriva quote sul fatto che Trump avrebbe mentito durante il suo discorso o avrebbe dichiarato un’emergenza nazionale o posto fine allo shutdown del governo entro il 18 gennaio. E Stormy Daniels, porno attrice e spogliarellista famosa per aver sostenuto di essere stata pagata da Trump per non raccontare in giro la loro relazione, ha proposto un altro modo per passare la serata. “Se stai cercando qualcosa che valga la pena di essere guardato stasera alle 21, farò il bucato in mutandine per 8 minuti su Instagram live.”

 

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