Tagli alle tasse per aziende, ricchi e middle-class, ma pochi particolari su come sostenere questa spesa senza gravare sul deficit federale. Il piano di riforma fiscale dell’amministrazione Trump si presenta così, dopo mesi di colloqui di alto livello fra collaboratori del presidente Usa e alti rappresentanti dei repubblicani del Congresso.
“Questo è un cambiamento rivoluzionario e il principale vincitore sarà la classe media“, ha dichiarato il presidente Usa illustrando in Indiana il piano che prevede “storici sgravi”. Un piano che “non deve essere una questione di parte”, ha ricordato Trump chiedendo ai democratici di supportare il “miracolo per la classe media”.
Descrivendo i dettagli del piano, il presidente ha garantito che farà in modo che “a beneficiarne saranno i lavoratori e non i contribuenti più ricchi. Il nostro framework protegge le famiglie povere e della classe media e non i più abbienti. [Questi ultimi] posso chiamarmi [e lamentarsi] quanto gli pare. Non aiuterà. Sto facendo la cosa giusta e che per altro non è buona per me. Credetemi”.
“Taglieremo drasticamente l’aliquota alle imprese, in modo che le aziende e i lavoratori americano possano battere i nostri competitor stranieri e tornare a vincere di nuovo”, ha spiegato Trump.
LA RIFORMA NEL DETTAGLIO. Il piano prevede di tagliare l’aliquota fiscale per le aziende dal 35% al 20%, nonché di abbassare l’aliquota massima per le fasce ad alto reddito dall’attuale 39,6% al 35%. Il tutto, stando al framework del piano visto da Reuters, raddoppiando per tutti i contribuenti le cosiddette deduzioni standard, cioè la parte di reddito che è esentata dalla tassazione.
Tuttavia, il progetto solleva dubbi sulle coperture e le ricadute sul deficit: i repubblicani sostengono che i tagli alle tasse saranno controbilanciati da nuove entrate ricavate dall’eliminazione di scappatoie fiscali e ritengono che si darà un contributo alla crescita economica del Paese, ma i critici non sono convinti.
In pratica, secondo quanto emerge dal documento di nove pagine ‘Unified Framework For Fixing Our Broken Tax Code’ pubblicato dal Washington Post, le aliquote fiscali per i singoli vengono semplificate, con una riduzione da sette a tre: le tre nuove aliquote sono 12%, 25% e 35%, abbassando di fatto il gradino più alto dal 39,6% al 35% e innalzando quello più basso dal 10% al 12%. I repubblicani, tuttavia, sostengono che le famiglie che rientravano nella fascia del 10% potranno migliorare la loro condizione perché potranno usufruire di deduzioni standard più ampie, di una ‘Child credit tax’ più estesa e di ulteriori agevolazioni fiscali che dovrebbero essere aggiunte nel corso del dibattito parlamentare. Il piano prevedrebbe inoltre l’eliminazione della tassa di successione e l’estensione a un maggior numero di contribuenti della detrazione fiscale nota come ‘Child credit tax’ destinata alle famiglie con figli.