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Ucraina, governo approva risoluzioni Pd e Azione-Iv

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Il Governo, attraverso l’intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto, ha dato parere favorevole, oltre alla risoluzione di maggioranza presentata dal centrodestra, anche ai testi presentati dal Pd e da Azione-Iv. Parere contrario, invece, alle mozioni presentate da M5S e Avs, che impegnavano il Governo a interrompere l’invio di armi a Kiev.

Le parole del ministro della Giustizia

“Il segnale che manda il Parlamento è molto più forte di quello che ognuno di noi percepisce, perché esce da quest’aula e forse non arriva in Italia, ma arriva dove deve arrivare. Dimostra a chi sta attaccando che anche l’Italia non deflette, che la posizione che abbiamo scelto nel sostegno all’Ucraina continua anche con un cambio di Governo, anche con il cambio di maggioranza, perché è la posizione dell’Italia, non di una maggioranza. È la posizione di un Paese che sa distinguere, nel momento in cui è importante farlo, cosa è giusto e cosa è facile e noi abbiamo scelto di fare la cosa giusta”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso della sua replica in Senato.

Az-Iv: “Garantire con urgenza armi a Kiev”

Il Senato impegna il Governo “a proseguire nel programma di sostegno, in tutte le forme, dell’Ucraina, perché questa possa continuare a contrastare, fino a che sarà in corso, l’aggressione russa e determinare le condizioni per l’avvio di un negoziato effettivamente paritario; a promuovere e sostenere ogni iniziativa diplomatica che possa portare in tempi rapidi al cessate il fuoco, senza pregiudicare il diritto alla libertà, alla sicurezza e alla sovranità politica e territoriale dell’Ucraina, e ad operare perché su questo tema si giunga con chiarezza a una posizione comune di istituzioni europee e stati membri”; a garantire il pieno coinvolgimento del Parlamento fino al termine delle operazioni di sostegno militare; a garantire, in modo particolare e con assoluta urgenza, equipaggiamenti e mezzi militari in grado di garantire la protezione della popolazione civile e delle infrastrutture ucraine; a concentrare il programma di assistenza umanitaria in Ucraina sulle forniture essenziali per ridurre le gravose sofferenze cui è costretta la popolazione civile, in un Paese in cui le temperature sono adesso molto rigide e oltre il 30 per cento delle infrastrutture energetiche è stato distrutto dai bombardamenti russi”. E’ quanto si legge nella risoluzione presentata da Azione-Iv dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in Senato. 

Centrodestra: “Intensificare azione diplomatica”

Il Senato “impegna il Governo a proseguire e intensificare in tutte le sedi appropriate l’azione diplomatica volta a conseguire una pace giusta e sostenibile nel rispetto delle norme di diritto internazionale, della sovranità e della integrità territoriale, a vantaggio della stabilità e della sicurezza internazionale; assicurare con tutte le iniziative necessarie e possibili il supporto umanitario alla popolazione civile Ucraina rimasta in Patria e ai profughi in fuga dalla guerra”. È quanto si legge nella risoluzione presentata dai capigruppo di centrodestra in Senato Malan, Romeo, Ronzulli e De Poli dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in Senato. 

Il Senato “si impegna a sostenere, coerentemente con quanto concordato in ambito NATO e Unione europea nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari, così come stabilito dall’articolo 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185; a proseguire un percorso volto a mantenere un costante dialogo con il Parlamento tramite comunicazioni alle Camere all’esito di sviluppi emersi in consessi internazionali, ovvero in aggiornamento rispetto alle future iniziative diplomatiche che verranno intraprese”. 

M5s: “Stop immediato invio armi”

La Camera impegna il Governo “a non procedere all’emanazione del sesto decreto interministeriale, citato in premessa, al fine di interrompere immediatamente la fornitura di materiali d’armamento alle autorità governative ucraine, ferme restando le misure destinate agli aiuti umanitari; a voler comunicare preventivamente al Parlamento l’indirizzo politico da assumere in occasione di consessi internazionali con riferimento all’evoluzione del conflitto Russia-Ucraina; a voler interpretare l’articolo 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185, nel senso che il Governo comunica preventivamente alle Aule parlamentari in merito a ciascuna autorizzazione relativa all’invio di armi, al fine di garantire un ampio coinvolgimento delle Camere in merito; a relazionare, nelle opportune sedi, i dettagli in merito alle spese sostenute per le cessioni di forniture militari, nonché illustrare alle Camere la specifica della natura delle somme in entrata derivanti dai decreti interministeriali che definiscono l’elenco dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti militari oggetto di cessione all’Ucraina, riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa”.

È quanto si legge nella risoluzione presentata dal M5S dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto.e) a promuovere incisive azioni diplomatiche volte all’immediato cessate il fuoco e all’avvio di negoziati per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una conferenza di pace, da tenersi sotto l’egida delle Nazioni Unite; f) ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a una graduale diminuzione delle spese per i sistemi di armamento, che insistono sul bilancio dello Stato, considerata la grave crisi economica e sociale in atto, conseguenza diretta della recente crisi energetica, al fine di non distrarre le risorse finanziarie necessarie a sostenere il tessuto sociale ed economico del Paese e a garantirne la ripresa.

Pd: “Impegno per cessate il fuoco, sì a dl armi”

Il Senato impegna il Governo: “a sostenere il ruolo dell’Italia nel percorso diplomatico avviato da Francia e Stati uniti, in una più coesa collaborazione con i due paesi promotori e con gli altri partner europei e gli alleati Nato, anche con l’auspicio di poter ospitare una futura conferenza di pace a Roma e anche attraverso iniziative utili a una de-escalation militare che realizzi un cambio di fase nel conflitto, anche in linea con gli orientamenti emersi in occasione dell’ultimo incontro G20; a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, anche al fine di assicurare quanto previsto dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite – che sancisce il diritto all’autodifesa individuale e collettiva – confermando tutti gli impegni assunti dall’Italia nel quadro dell’azione multilaterale, a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza Atlantica, rispetto alla grave, inammissibile ed ingiustificata aggressione russa dell’Ucraina; ad adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina; a continuare a operare coinvolgendo le Camere sugli sviluppi della guerra in Ucraina, secondo le modalità di cui al comma 3, dell’articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, n.14”.

È quanto si legge nella risoluzione presentata dal Pd dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in Senato. L’aula impegna il Governo anche “a proseguire l’azione fattiva e costante già svolta dall’Italia per il sostegno della popolazione Ucraina in patria, nonché a implementare le misure di accoglienza adottate per le persone in fuga dalla crisi bellica, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti minori, anche al fine di assicurare la tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e alle esigenze dei soggetti più fragili, tra cui anziani e disabili, anche in ragione del previsto aumento di arrivi dovuti al danneggiamento sistematico delle fonti energetiche in Ucraina da parte russa, che ostacola la capacità del Paese di affrontare l’inverno; a sostenere, in modo fattivo e tempestivo, l’appello delle autorità ucraine per l’acquisto e l’invio di generatori di energia elettrica, anche coinvolgendo, a tal fine, enti locali e associazionismo; ad adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal Paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra; ad adottare iniziative per definire ogni soluzione necessaria a livello bilaterale e multilaterale, a partire dall’Onu, dall’Unione europea e dal G7, per assicurare la sicurezza alimentare a livello globale attraverso corridoi sicuri, e a garantire la prosecuzione e il rispetto degli accordi già raggiunti”.

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