Quei territori a Bakhmut, nel Donetsk, che erano stati occupati dai russi ora non lo sono più. Nell’area intorno alla cittadina contesa per mesi tra l’esercito ucraino e il gruppo Wagner, le forze armate di Kiev “stanno facendo progressi e stanno avanzando”. Lo ha assicurato Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine. Mentre la controffensiva di Kiev continua passo dopo passo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto visita ad alcuni Paesi alleati. A Praga, dove ha incontrato venerdì mattina il premier ceco Petr Fiala, il leader ucraino ha ottenuto l’impegno delle Repubblica Ceca ad assistere Kiev nell’addestramento dei piloti, compresi i piloti per i caccia F-16, e a fornire simulatori di volo così che l’addestramento possa avvenire anche in territorio ucraino. Zelensky si è poi recato in Slovacchia, in una tappa a sorpresa, per incontrare la presidente Zuzana Caputova e il primo ministro Ludovit Odor. Caputova ha annunciato l’invio di 16 obici a Kiev, ricordando anche le attrezzature per la difesa aerea e gli aerei da combattimento già forniti. Ma a fare discutere è la decisione della Casa Bianca di introdurre bombe a grappolo nel nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari destinato a Kiev. La ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, si è detta contraria, mentre il generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che “sta ai singoli Alleati prendere decisioni sulle armi da consegnare all’Ucraina”. Scettico l’Onu che ha affermato che “l’uso di questo tipo di munizioni dovrebbe essere fermato immediatamente”. Il consigliere ucraino Mykhailo Podolyak, invece, ha sottolineato che “nella grande guerra sanguinosa in corso da più di 16 mesi il numero di armi conta. Quindi, armi, ancora armi e ancora armi, comprese le munizioni a grappolo”. Prima della sua ultima tappa di giornata prevista in Turchia per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Zelensky, da Bratislava, ha criticato poi l’indecisione della Nato sull’adesione dell’Ucraina e della Svezia, chiedendo ancora una volta segnali chiari da parte dell’Alleanza. L’incertezza, secondo Zelensky, “è una minaccia alla forza dell’Alleanza, penso che su questo non ci sia abbastanza unità”, nonostante si tratti di una decisione “molto importante per la sicurezza del mondo intero”. Il segretario generale della Nato Stoltenberg si è detto fiducioso che al vertice di Vilnius “troveremo una via unitaria su come l’Ucraina potrà andare avanti verso il fatto di essere membro dell’Alleanza”.Intanto l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha reso noto di aver ispezionato parte della centrale nucleare di Zaporizhzhia e di non aver trovato esplosivi. Non è stato però possibile per i funzionari dell’Aiea salire sul tetto dell’impianto, ispezione per la quale hanno fatto una richiesta scritta alle autorità russe.
Ucraina, ok dagli Stati Uniti alle bombe a grappolo
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