Prosegue il conflitto in Ucraina mentre oggi in Russia la popolazione è chiamata a votare per il terzo e ultimo giorno di elezioni presidenziali. L’Italia ha ribadito ancora una volta il suo sostegno a Kiev: “Dobbiamo proseguire con gli aiuti militari ed economici. Certe fughe in avanti, come la disponibilità a inviare truppe e i vertici a due o a tre, non servono a dimostrare la compatezza e l’unione dell’Europa. Anche a livello Nato”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista rilascidata ad Avvenire. “Con la decisione di non far entrare l’Ucraina si è dato un segnale preciso: un conto è difendere l’indipendenza di quello Stato, un conto è dichiarare guerra alla Russia, che nessuno vuole”.
09:55 Tajani: “Putin non attaccherà la Nato”
“Non credo che Putin voglia attaccare un Paese della Nato. È molto aggressivo ma sa anche lui che sarebbe un errore gravissimo e ritengo che non lo farà”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al gruppo Nazione-Carlino-Giorno ripresa sul sito della Farnesina. “In ambito Nato non se ne è mai parlato. Nessun impegno diretto è la linea condivisa da tutti”, ha detto Tajani rispondendo a una domanda sulla possibilità di entrare sul “terreno” con truppe dell’alleanza atlantica. “Non comprendo quindi le dichiarazioni di Macron – ha agigunto il ministro – forse dettate dalla campagna elettorale per le Europee. Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri degli Esteri Ue, parleremo del Medio Oriente e dell’Ucraina e l’Europa dovrà essere unita. Se qualcuno ha un’idea, meglio parlarne con tutti e trovare una sintesi”.
07:35 Media: combattente tedesco filo Kiev ucciso al fronte
Un combattente tedeco filo-ucraino sarebbe rimasto ucciso in un attacco dell’artigleria russa al fronte. Lo riferisce Ukrinform. L’uomo, 37 anni, ex soldato della Bundeswehr, stava lavorando con un’unità di ricognizione di droni da un rifugio che è stato colpito ed è crollato. Era arrivato in Ucraina nell’aprile 2022.
07:24 Vescovo Odessa: “Negoziati impossibili con chi vuole distruggerci”
“Nessun conflitto è benedetto, noi siamo stati costretti a combattere. Questa guerra è necessaria, dobbiamo attraversarla,non abbiamo altra scelta. O ci siamo o non ci siamo più. Con chi dovremmo negoziare? Con gli assassini, con chi ci ha invaso e sta distruggendo il Paese. E’ assurdo”. Lo dice il vescovo di Odessa, Stanislav Syrokoradjul in un’intervista al gruppo Nazione-Carlino-Il Giorno.
07:17 Mosca: abbattuti 35 droni di Kiev
L’Ucraina ha lanciato una massiccia ondata di attacchi di droni nel giorno decisivo per il voto presidenziale russo che dovrebbe estendere il governo del presidente Vladimir Putin per altri sei anni. Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 35 droni ucraini all’alba di domenica di cui quattro nella regione di Mosca. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha detto che non ci sono state vittime o danni. Secondo il ministero della Difesa, altri due droni sono stati colpiti sulla regione di Kaluga, appena a sud della capitale russa, e sulla regione di Yaroslavl, a nord-est della capitale.
07:11 Kiev: respinto attacco russo nella notte
L’esercito russo ha lanciato un attacco nella notte fra sabato e domenica lanciando 5 missili guidati antiaerei S-300 nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, due missili aerei guidati Kh-59 nella regione di Chernihiv e 16 UAV d’attacco Shahed. Lo riporta l’agenzia di stampa Ucraina Unian secondo quanto riferito dell’Aeronautica militare di Kiev. “Unità missilistiche antiaeree dell’Aeronautica Militare e delle Forze di Terra, gruppi di fuoco mobili delle forze di fifesa dell’Ucraina sono state coinvolte nel respingere l’attacco aereo. Come risultato del lavoro di combattimento, 14 ‘shaheed’ sono stati abbattuti”, si legge nel messaggio delle forze aeree ucraine.
07:03 Generale Usa Petreaus: “Inviare subito più armi”
Nuove armi a Kiev “servono subito non tra un po’” perché l’Ucraina sta già razionalizzando l’uso dell’artiglieria. E ci sono timori concreti che la difesa aerea, gli intercettori possano ulteriormente ridurre il raggio d’impiego per la scarsità di munizioni e sistemi d’arma”. Così il generale statunitense David Petreaus in un’intervista a La Stampa. Secondo l’ex direttore della Cia l’Ucraina ha bisogno di “uomoni sul campo” e “il Parlamento di Kiev e la leadership di Zelensky devono rivedere le norme sulla coscrizione. Le prime linee ucraine sono composte da soldati la cui etàmedia è oltre 40 anni”. “Kiev deve rivedere la rotazione delle truppe – conclude – rimpolpare le retrovie, allargare la coscrizione”.