E’ una prima assoluta nel mondo della medicina e potrebbe aprire scenari assai incoraggianti. Un team di ricercatori di vari Paesi è riuscito a modificare il Dna di embrioni umani ricorrendo alla tecnica Crispr di ‘modifica dei geni’.
L’esperimento è stato effettuato per prevenire una malattia genetica ereditaria, la cardiomiopatia ipertrofica che provoca la morte improvvisa. Il risultato è stato pubblicato ufficialmente sulla rivista Nature. La malattia colpisce un individuo su 500 e può portare a insufficienza cardiaca e appunto al decesso.
I ricercatori hanno lavorato con cellule ‘sane’ e spermatozoi portatori della mutazione genetica che causa la cardiomiopatia. Gli embrioni creati nella ricerca sono stati usati per rispondere ai quesiti su sicurezza ed efficacia.
“Ogni generazione successiva avrà questa modifica perché abbiamo rimosso la variante genetica causata dalla linea familiare”, ha spiegato il responsabile dello studio Shoukhrat Mitalipov, dell’Oregon Health & Science University di Portland.
Il possibile orizzonte per la medicina è importante per un motivo ben preciso. Con la tecnica di modifica del gene, in concerto con la fecondazione in vitro, si potrebbe dare la possibilità alle persone con ‘problemi’ genetici ereditari di eliminare la possibile trasmissione della malattia ai propri figli. E non solo, perché anche la stessa fecondazione in vitro potrebbe beneficiarne con l’aumento degli embrioni geneticamente ‘sani’. Se lo studio fosse certificato da altri test clinici si aprirebbe il dibattito sull’ingegneria genetica umana. Teoricamente, infatti, molti bambini potrebbero nascere con la certezza di non avere malattie ereditarie gravi.