“Mike Pompeo, direttore della Cia, diventerà il nostro nuovo segretario di Stato. Farà un lavoro fantastico! Grazie a Rex Tillerson per il suo operato! Gina Haspel diventerà la nuova direttrice della Cia, e la prima donna scelta a farlo. Congratulazioni a tutti!”. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Twitter.
Mike Pompeo, Director of the CIA, will become our new Secretary of State. He will do a fantastic job! Thank you to Rex Tillerson for his service! Gina Haspel will become the new Director of the CIA, and the first woman so chosen. Congratulations to all!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 13 marzo 2018
Il presidente Usa ha quindi confermato il rumor riportato dal Washington Post, ovvero la sua decisione di licenziare il segretario di Stato Usa Rex Tillerson. Le voci di tensioni fra Trump e Tillerson e di una possibile rimozione del secondo dall’incarico di segretario di Stato erano emerse più volte nei mesi scorsi.
A ottobre del 2017 Nbc News aveva riportato che a luglio il vicepresidente Usa Mike Pence e altri alti funzionari del governo di Washington erano intervenuti per convincere Tillerson a non dimettersi. Ma dopo quell’indiscrezione, il 4 ottobre Tillerson aveva ribadito il suo impegno per l’agenda di Trump, dicendo che l’impegno era pari a quello del primo giorno di insediamento al dipartimento di Stato: “Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di lasciare l’incarico”, aveva dichiarato. Il 6 dicembre, poi – commentando le notizie emerse qualche giorno prima secondo cui la Casa Bianca aveva un programma per rimuoverlo dall’incarico e sostituirlo con il capo della Cia Mike Pompeo – Tillerson aveva dichiarato: “È una storia che continua a venire fuori ogni sei settimane circa e direi che avete bisogno di trovare nuove fonti perché questa notizia continua a essere sbagliata”. Aveva inoltre fatto discutere un’altra notizia riportata da Nbc News, secondo cui nel corso di un incontro al Pentagono Tillerson aveva definito Trump un “imbecille”. Ma il 5 gennaio, nel pieno della polemica scatenata negli Usa dalla pubblicazione del libro di Michael Wolff intitolato ‘Fire and fury: inside the Trump White House’, il segretario di Stato aveva dichiarato in un’intervista alla Cnn: “Non ho mai messo in dubbio l’adeguatezza mentale” di Trump.