Il Senato approva il decreto Milleproroghe, che passa l’esame dell’aula con 148 voti favorevoli, 110 contrari e 3 astenuti. Il testo passa ora alla Camera, che porrà al vaglio il provvedimento alla ripresa dei lavori a settembre. Un appuntamento attesissimo soprattutto in relazione al tema dei vaccini, su cui continua a salire la tensione con scontri in Aula e guerra sui social.
Scontro in Aula. Sul primo fronte, il Pd non arretra e ancora una volta punta il dito contro l’emendamento contenuto nel decreto che prevede la deroga sulla presentazione della documentazione sui vaccini a scuola. “La norma che fa slittare e di fatto vanifica l’obbligo vaccinale è pericolosa per la salute dei bambini, in particolare di quelli più fragili e, nel complesso, mette a rischio tutti. Come gruppo del Pd al Senato stiamo combattendo in Aula, ma un’interpretazione eccessivamente rigida del regolamento non ci consente di parlare. Ci stiamo opponendo in ogni modo. La ministra Grillo abbia un sussulto, ci ripensi”, dice la senatrice Valeria Valente, vicepresidente del gruppo dem.
Il riferimento è al botta e risposta sul contingentamento dei tempi andato in scena, appunto, tra i democratici e la presidente Casellati. Secondo il Pd, infatti, il processo verbale non può rientrare nel contingentamento dei tempi previsto dal regolamento, mentre la presidente ha replicato dicendo che questo rientra negli accordi stabiliti nella conferenza dei capigruppo.