La Francia avverte il presidente venezuelano Nicolas Maduro che l’ultimatum per indire nuove elezioni presidenziali scade a mezzanotte e che Parigi si sta preparando a riconoscere il suo avversario, Juan Guaido. “L’ultimatum finisce stasera”, ha detto ai media francesi Natalie Loiseau, ministro per gli Affari europei, “se tra oggi e questa sera il signor Maduro non si impegnerà a organizzare le elezioni presidenziali, considereremo Guaido legittimato a organizzarle al suo posto”, “e lo considereremo come presidente ad interim fino alle elezioni”.
Francia, Germania e Spagna hanno dato a Maduro fino alla mezzanotte di domenica per convocare l’elezione presidenziale. Il leader venezuelano ha finora ignorato tali richieste e ha ribadito la sua richiesta di anticipare a quest’anno le elezioni legislative previste per la fine del 2020. Loiseau ha aggiunto che la sua proposta è “una farsa, una tragica farsa”.
Nel frattempo l’Ue e l’Uruguay hanno annunciato che organizzeranno un gruppo di contatto sulla crisi nel Paese giovedì prossimo. “La Repubblica dell’Uruguay e l’Unione europea ospiteranno giovedì 7 febbraio la riunione inaugurale del Gruppo di contatto internazionale sul Venezuela. L’incontro, che sarà a Montevideo, si terrà a livello ministeriale”, si legge in una dichiarazione congiunta l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, e il presidente dell’Uruguay, Tabaré Vazquez. Il gruppo di contatto riunirà l’Ue e otto dei suoi Stati membri (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito) e Paesi dell’America latina (Bolivia, Costa Rica, Ecuador e Uruguay).
“Il 31 gennaio, l’Unione europea ha deciso di procedere, insieme ad alcuni Paesi dell’America latina, con l’istituzione di un gruppo di contatto internazionale (Igc)”, si legge ancora nel comunicato, “il Cig intende contribuire a creare le condizioni per l’emergere di un processo politico e pacifico, consentendo ai venezuelani di determinare il proprio futuro attraverso lo svolgimento di elezioni libere, trasparenti e credibili, in linea con la Costituzione del Paese”.