Le condizioni di vita in Venezuela continuano a essere davvero difficili. Il paese è ripiombato nel buio a causa di un nuovo black out a livello nazionale provocato, secondo le parole del presidente Maduro, da mani criminali e terroriste. Non solo: in molte zone manca anche l’acqua e i cittadini sono costretti a fare scorte alle sorgenti naturali. Secondo il governo del leader chavista le linee elettriche sarebbero fuori uso a causa di manomissioni e incendi dolosi all’impianto idroelettrico di Guri, nel sud del Paese, che fornisce energia all’80% dei 30 milioni di abitanti del Venezuela. Martedì 26 marzo è stata disposta la chiusura per 24 ore di scuole e uffici. Non è il primo black out che blocca il Paese, che da anni vive una gravissima crisi economica sfociata poi anche in crisi politica: tra il 7 e il 14 marzo decine di persone ricoverate in ospedali, non dotati di generatori, sono morte a causa della mancanza di elettricità.
Venezuela senza luce né acqua: si fanno scorte alle fonti
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