Nella economia digitale c’è chi sta lavorando a creare app integrate che propongono al consumatore di fare esperienze di viaggio e comprare in modo digitale più servizi di trasporto con un solo click.
“Le app acquisiranno dati sulle modalità di viaggio delle persone. L’importante è che i dati siano garantiti con una sorta di segregazione che impedisca che le società che li hanno li usino a proprio vantaggio e a danni di altri soggetti. L’Autorità antitrust” in Italia “si sta attrezzando in vista di questi sviluppi futuri”. E’ lo scenario futuribile tracciato da Alessandro Noce, Responsabile Direzione Agroalimentare, Farmaceutico e Trasporti Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, intervenuto al convegno ‘Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea‘, organizzato a Treviso dallo Studio Rucellai & Raffaelli di Milano dal 24 al 25 maggio.
“Questa situazione non si è ancora concretizzata – precisa Noce – ma in vista di questo scenario vanno poste in essere misure di regolazione per consentire un uso aperto e il meno discriminatorio possibile di questi dati sui viaggiatori”.
Ma le app integrate come ci faranno viaggiare nel futuro futuribile? “Chi abita a Roma e ad esempio vuole venire a Treviso compra su una app la corsa sul taxi alla stazione del treno e poi sceso a Mestre, può affittare un’auto per raggiungere la città veneta. Con lo stesso click compra questo pacchetto di viaggio completo“.
Per il consumatore pare essere una buona opzione, ma i dati che fornirà saranno incamerati. Tutto ciò dovrà essere monitorato: “È uno scenario – dice Noce – per cui si attrezzano anche le Autorità per la concorrenza”.