Roma, 3 dic. (LaPresse) – “L’organo di polizia che procede a seguito di denuncia o querela” commessi “in ambito di violenza domestica, qualora dai primi accertamenti emergano concreti e rilevanti elementi di pericolo di reiterazione della condotta, ne dà comunicazione al prefetto che, sulla base delle valutazioni espresse nell’ambito delle riunioni di coordinamento può adottare misure di vigilanza dinamica, da sottoporre a revisione trimestrale, a tutela della persona offesa”. E’ quanto prevede la bozza del ddl contro la violenza sulle donne e la violenza domestica approvata dal Cdm.
Violenza donne: bozza, possibile vigilanza a tutela vittime
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