La crisi economica innescata dalla pandemia di coronavirus al centro dell’intervento del governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle considerazioni finali della sua relazione annuale. “Con il dissiparsi della pandemia potremo ritrovarci in un mondo diverso. Se intuiamo, in modo impreciso, e contrastiamo, con forza, la gravità delle conseguenze sociali ed economiche nel breve periodo, per quelle a più lungo termine possiamo solo riconoscere di ‘sapere di non sapere'”, ha detto il numero uno di Palazzo Koch, che spiega: “È molto difficile prefigurare quali saranno i nuovi equilibri o la nuova normalità che si andranno determinando, posto che sia possibile parlare di equilibri e normalità – osserva – Per affrontare tanta incertezza è però cruciale, oggi ancora più di prima, che siano rapidamente colmati i ritardi e superati i vincoli già identificati da tempo. . “E’ una crisi senza precedenti nella storia recente, che mette a dura prova l’organizzazione e la tenuta dell’economia e della società”, aggiunge il governatore.
“Nello scenario di base la flessione dell’attività produttiva nel 2020 sarebbe pari al 9 per cento, superiore a quella sofferta in due riprese tra il 2008 e il 2013; il calo si concentrerebbe nei primi due trimestri dell’anno, con un parziale recupero a partire dall’estate. Senza il sostegno alla domanda fornito dalle politiche di bilancio finora definite la contrazione dell’attività economica supererebbe l’11 per cento”, fa sapere Visco che poi sugli interventi messi in campo da Bruxelles afferma: “La proposta della Commissione presentata due giorni fa al Parlamento Europeo per la creazione del nuovo strumento denominato Next Generation EU ribadisce la centralità della transizione ambientale e di quella digitale; vi affianca l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in campo sanitario. Si tratta di una opportunità importante per predisporre una risposta comune che, al pari delle misure monetarie, sia proporzionata alla gravità della crisi”.
“L’Unione europea è una risorsa formidabile per i suoi cittadini. La dolorosa esperienza della pandemia rende oggi ancora più forti le ragioni, non solo economiche, dello stare insieme”, rimarca il numero uno di Via Nazionale., che però avverte: “I tempi e l’intensità della ripresa che seguirà la fase di emergenza dipendono da fattori difficili da prevedere”.