“Vogliamo cogliere tutti una buona occasione per dimostrare che il Veneto non è razzista? Ripubblico la mia foto con Isaac per sottolineare che quando una persona si comporta bene, è onesta, rispetta le regole e i nostri valori, lavora, nessun distinguo è ammesso in base al colore della pelle. I distinguo si fanno fra le persone perbene e i delinquenti”. Prende di petto quelli che chiama “i leoni da tastiera” il presidente del Veneto Luca Zaia.
Il primo giugno aveva pubblicato su Facebook una foto in cui lui stesso compariva in un abbraccio con Isaac Donkor, giocatore di colore dell’Inter in prestito al Cesena. Post che aveva scatenato centinaia di commenti a sfondo razzista. “Arriverà il giorno che pur di governare andrete ad elemosinare anche i loro voti”, uno dei tanti. “Caro Giovanni – la risposta del governatore – il Veneto che amministro ha 517.000 immigrati regolari, gente perbene. Siamo la terza regione in Italia per numero di immigrati. Chi viene qui con un progetto di vita e sposa i nostri valori è benvenuto. Per gli altri tolleranza zero. Spero di essere stato chiaro”.
Dopo tanti commenti razzisti, però, anche tante dimostrazioni di stima. “Bravo Zaia”, “Bene così”, “grande governatore”. “Caro Zaia – scrive un utente – complimenti per aver dimostrato di non essere razzista. Un po’ meno per essere interista, ma nessuno è perfetto”.