(LaPresse) “Il segretario Letta ha invitato ad approvare la legge così com’è, poi vedremo i nodi giuridici sollevati dalla Santa Sede ma un Parlamento autonomo e sovrano non può essere limitato nella sua azione”. Lo ha detto Alessandro Zan, ‘padre’ del ddl Zan che ha scatenato malumori in Vaticano. “Io mi aspetto che non venga modificato perché gli impegni successivi sono talmente stringenti che sarà difficile trovare spazio da dedicare alla legge. E’ un problema non più rinviabile, la legge va approvata così com’è. Aprire al confronto significa ascoltare e valutare non necessariamente di cambiare la legge. E’ arrivato il momento di dire: il tempo è scaduto dobbiamo approvare la legge”.
Della reazione del Vaticano al provvedimento contro l’omofobia ha parlato mercoledì Mario Draghi in Senato: “Il nostro è uno Stato laico, il Parlamento è libero di discutere e legiferare”, le parole del presidente del Consiglio.