Zaza ed Immobile: una coppia che appare da gregari rispetto ad altri grandi del nostro campionato, senza volere per forza tirare in ballo il Super Mario che, ultimamente, pare non essere più così decisivo, almeno in maglia azzurra.
Simone Zaza nel 2009 esordiva con l’Atalanta di Luigi Delneri era considerato come un ragazzo d’avvenire. Viareggio, nel 2012, è stato così: poi le sedici presenze in Toscana, i nove gol, il passaggio all’Avellino. Zaza è passato alla Juventus nell’ambito dell’operazione Gabbiadini, a prezzo di saldo.
Quei tre milioni e mezzo sono stati moltiplicati per tre: i 2,5 pagato dal Sassuolo per la prima comproprietà, gli otto successivi subito dopo per averne le prestazioni. Oltre 10 milioni per un ragazzo che un anno prima non aveva nemmeno segnato un gol in Serie A. E che ora è in Nazionale e giocherà da titolare la partita di oggi con la Norvegia.
Ciro Immobile, finito al Borussia Dortmund perché la Juventus non voleva avere un altro Giovinco – riscattato per 9 milioni ma che non ha mai fatto il salto di qualità – sperando nello spagnolo Morata (che non sia un altro Portillo). Un anno fa, di questi tempi, era reduce da una stagione pessima al Genoa, coinvolto in quello che era però un fallimento di squadra, salvo poi esplodere con il Torino. Pure dopo qualche tempo l’allenamento di Zeman ha fruttato: i 22 gol in 33 presenze dell’anno scorso sono lì a ricordare che ha fatto fuori altri grandi campioni con una rincorsa che s’è fermata solamente davanti al rosso di Marchisio.
Gli azzurri, intanto, hanno proseguito il lavoro con una seduta di allenamento mattutina incentrata su esercitazioni tattiche al centro tecnico di Coverciano. Conte ha provato vari uomini, mantenendo fisso il modulo 3-5-2. Invariate difesa ed attacco, con davanti a uno fra Sirigu e Perin, il trio Ranocchia, Bonucci ed Astori, e sulla linea offensiva il duo Zaza-Immobile, quest’ultimo alternato ad El Shaarawy. A centrocampo il ruolo di regista è stato ricoperto da De Rossi, con Giaccherini e Florenzi in posizione di interni. Sugli esterni di centrocampo invece il ct ha impiegato sul fronte sinistro De Sciglio mentre a destra, dopo essere partito con Candreva, è stata provata con insistenza la soluzione Darmian. Nella seconda parte dell’allenamento è stata svolta invece una partitella a ranghi misti sul campo ridotto che ha visto andare a segno Immobile, due volte, Florenzi, Obgonna, Giovinco e Quagliarella. Gigi Buffon non ha effettuato questa mattina lavoro sul campo, svolgendo una seduta differenziata con esercizi in palestra e fisioterapia, secondo un programma concordato con lo staff medico.
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