Gli investigatori dell’Fbi hanno individuato un secondo uomo di nazionalità uzbeka, Mukhammadzoir Kadirov, 32 anni, considerato collegato all’attentato del 31 ottobre su una pista ciclabile di Manhattan. “Lo abbiamo trovato, non aggiungo altro” ha detto il capo degli investigatori William Sweeney circa un’ora dopo l’annuncio del Federal Burau che diceva di stare “cercando informazioni” sul sospetto complice del killer Sayfullo Saipov.
Secondo fonti dell’intelligence, Saipov era noto alle autorità inquirenti americane, che lo avrebbero anche interrogato, perché era stato associato a un sospetto in una indagine per terrorismo del 2015. Il 29enne inoltre avrebbe avuto contatti con persone considerate dall’Fbi estremisti radicalizzati, almeno uno dei quali di origine uzbeka.
L’attentatore ha ammesso di essere stato ispirato dai video dell’Isis, di aver atteso Halloween per l’attacco per trovare più persone sulla strada e di aver programmato di procedere verso il ponte di Brooklyn per colpire più pedoni. Nel telefono di Saipov gli investigatori dell’Fbi hanno trovato migliaia di immagini e quasi 100 video di propaganda dello Stato islamico. Gli agenti hanno trovato 3.800 immagini, molte delle quali raffiguravano il simbolo dell’Isis e il leader Abu Bakr al-Baghdadi. In una fotografia viene mostrato un membro dell’Isis in piedi accanto a un cadavere. Sul cellulare sono stati trovati inoltre circa 90 video: tra gli altri ce n’è uno che mostra miliziani dell’Isis che schiacchiano un prigioniero con un mezzo blindato, ma anche scene di decapitazione e fucilazione. Un altro video, infine, forniva istruzioni su come costruire una bomba fatta in casa.
L’uzbeko è stato formalmente accusato di terrorismo, di violenza e distruzione con veicolo e di aver fornito aiuto materiale allo Stato Islamico.