Urne chiuse in Francia. Stando ai primi dati saranno Macron e Le Pen a sfidarsi al ballottaggio. Alle 17 l’affluenza al primo turno delle elezioni presidenziali francesi è del 69,42%. Nel 2012 la partecipazione alla stessa ora era stata del 70,59%, mentre nel 2007 del 73,87%.
20.50 “Dobbiamo scegliere che cosa è meglio per il nostro Paese. L’astensione non mi appartiene, soprattutto quando un partito estremista si avvicina al potere: il Front National”, “l’estremismo può portare solo sofferenza e divisione, non c’è scelta che votare contro l’estrema destra quindi voterò per Macron. Credo sia mio dovere, ho cercato di riflettere su cosa è meglio, fatelo anche voi, per voi e vostri figli”. Lo ha dichiarato il candidato conservatore François Fillon, invitando a votare il centrista Emmanuel Macron al secondo turno di voto alle presidenziali.
20.25 Secondo nuove stime di Elabe per Bfmtv, il candidato centrista indipendente Emmanuel Macron sarebbe primo al primo turno di voto delle presidenziali in Francia con il 24%, seguito dalla leader dell’ultradestra Marine Le Pen con il 21,8%. I due andrebbero quindi al ballottaggio. Seguirebbero il conservatore François Fillon al 19,9% e poi il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon con il 19,3%.
20.03 Secondo il primo exit-poll di Elabe, diffuso da Bfmtv, il candidato centrista Emmanuel Macron arriverebbe primo al primo turno delle presidenziali francesi con il 23,7%, seguito dalla leader dell’ultradestra Marine Le Pen con il 22%. I due andrebbero quindi al ballottaggio. A pari merito Jean-Luc Melenchon e François Fillon al 19,5%, infine Benoit Hamon con il 6,5%.
HAMON: VOTATE MACRON AL SECONDO TURNO. “Non sono riuscito a contrastare il disastro che era stato annunciato da mesi, me ne assumo totalmente la responsabilità”, al secondo turno “votate Macron” per contrastare il Front National, dichiarato il candidato socialista Benoit Hamon, dopo la diffusione delle prime proiezioni del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, che lo vedono sconfitto, escluso dai primi quattro posti. “La sinistra non è morta”, ha aggiunto, ma “l’eliminazione della sinistra dall’estrema destra per la seconda volta è anche una sconfitta morale”.
IL VOTO. Sono 45,67 milioni gli elettori chiamati alle urne e, considerando anche i territori d’Oltremare, dove i seggi avevano aperto in anticipo, i centri di voto sono 66.500. Rigide misure di sicurezza in questa giornata elettorale, soprattutto a seguito dell’attacco di giovedì sera sugli Champs Elysées a Parigi, che è giunto solo due giorni dopo che le autorità avevano sventato un attentato arrestando due persone a Marsiglia. Per rafforzare la sicurezza durante queste presidenziali sono stati dispiegati circa 50mila agenti di polizia e gendarmerie, nonché 7mila militari. Ai seggi potranno accedere soltanto i cittadini iscritti nelle liste elettorali.
Si tratta delle prime elezioni presidenziali che si tengono con lo stato d’emergenza in vigore: decretato dopo gli attentati di Parigi e Saint Denis del 13 novembre del 2015, lo stato d’emergenza permette all’esecutivo di compiere determinate azioni senza l’autorizzazione giudiziaria. Nello specifico, dà ampi poteri alla polizia in materia di perquisizioni e controlli, permette al governo di vietare manifestazioni, inasprisce le pene per i reati di terrorismo, consente perquisizioni di veicoli e borse durante i controlli d’identità senza che sia necessario l’assenso di un giudice. Permette anche l’imposizione del coprifuoco, interruzioni alla libera circolazione, la chiusura di luoghi pubblici.