E così anche i quarti di finale di questo Mondiale sono finalmente completati con tutte le squadre bene o male favorite che sono riuscite a superare il loro ostacolo. Delle otto formazioni iscritte ai quarti di finale quattro sono europee, tre sudamericane e una centroamericana. In pratica la storia si ripete e alla lunga le protagoniste sono sempre le stesse anche se non le abbiamo mai viste soffrire così tanto. Con i tempi supplementari di Argentina-Svizzera e Beglio-Usa sono cinque le gare degli ottavi di finale che si sono concluse oltre il ’90. Un record, non era mai accaduto. E anche se alla fine sia l’Argentina che il Beglio, sotto l’aspetto delle azioni da gol e delle occasioni create hanno pienamente meritato l’accesso ai quarti, la sofferenza è stata notevole: la Svizzera ha colpito un palo a tempo scaduto e gli USA hanno fallito la palla del KO alla fine dei tempi regolamentari con Wondolowski che ha scaraventato altissima un’occasione che chiedeva solo di essere messa in rete.
È un Mondiale spettacolare, divertente, ricco di gol e con prestazioni incerte e di alto livello: si gioca veloce, si parte e si contrattacca in un calcio che non è per nulla conservativo e che vuole un possesso palla non di mantenimento ma offensivo sul serio. Alla fine non posso che esserne soddisfatto: anche se l’Italia tra queste otto non c’è. E se ci fosse, forse, da quanto abbiamo visto, sarebbe quasi un corpo estraneo.