Questo Mondiale non fa sconti a nessuno. Ha rischiato grosso l’Olanda, salvata da un calcio di rigore non limpidissimo a tempo scaduto, ha rischiato enormemente il Brasile che è passato solo ai calci di rigore e ieri sera la sofferenza è toccata alla Germania che contro l’Algeria ha avuto la sua dose di ansia.
Che le volpi del deserto tenessero enormemente a questa partita si sapeva: in Algeria ancora oggi considerano una sorta di onta in attesa di vendetta la clamorosa eliminazione dal Mondiale del 1982 quando dopo aver battuto la Germania 2-1, gli algerini vennero eliminati per via di un risultato a forma di biscotto, un 1-0 che promosse Germania e Austria lasciando a casa loro e il Cile. Ancora oggi i giornali di Algeri definiscono quella partita “la vergogna di Gijon” e quando l’Italia vinse il Mondiale in finale contro la Germania in tutto il paese ci fu festa perché ritennero che quella sconfitta fosse una punizione divina per il torto (o la torta) subito.
Ieri la Germania non solo si è trovata trascinata fino ai tempi supplementari ma ha davvero rischiato di perdere così come ha anche rischiato di subire il pareggio dopo il vantaggio di Schürrle. Una dimostrazione di più di quanto questo mondiale stia rendendo tutto meno certo e di come alcuni valori stiano riducendo il loro gap.
Dopo l’Asia anche l’Africa perde tutte le sue rappresentanti agli ottavi di finale: non era accaduto spesso che le squadre del continente nero fossero andato oltre questo limite. Senegal, Ghana… ma la Nigeria che pure è la squadra africana che più di ogni altra si è presentata oltre la soglia della fase a gironi, ben tre, torna a casa con gli ottavi di finale. Sotto questo aspetto la storia si conferma e si ripete: Francia che ogni volta che si è qualificata è arrivata quanto meno in semifinale, Nigeria che invece è sempre tornata a casa alla prima eliminatoria. E se anche per la Francia il 2-0 finale non è certo stata una passeggiata (il gol di Pogba è arrivato solo all’80’ e grazie a un errore di Enyeama), ci tocca considerare i Bleus come un’outsider autorevole. In fondo tra tutte le squadre che sono ai quarti è quella (con la Colombia che affronterà il Brasile) che ha sofferto di meno. E al prossimo giro, nei quarti, saranno di fronte Francia e Germania: altra occasione di rivincite di anticata data…